La mia conferenza E3 Microsoft: retrocompatibilità e cani4 min read

16 Giugno 2015 Giochi -

La mia conferenza E3 Microsoft: retrocompatibilità e cani4 min read

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So che non ne capirò molto della conferenza E3 Microsoft, ma ci voglio provare. Arrivo quasi in orario e quello che vedo quando apro lo streaming è Halo 5: Guardians. E ok. In seguito, nella lunga conferenza, ci saranno numerosi sparatutto in prima persona, alcuni con elementi esplorativi ma che per me, da non simpatizzante per questo genere, paiono tutti molto simili.

Una novità introdotta in Halo dalla 343 Industries, subentrata alla Bungie, è la modalità Warzone, sfida multiplayer tra due squadre (quella rossa e quella blu, come uscite da un calciobalilla) che possono contare fino a 12 giocatori l’una e su vaste ambientazioni ricche di armi e bonus. In esclusiva per Xbox One dal 27 ottobre.

Un titolo la cui trama mi coinvolge di più è Recore, altra esclusiva Xbox One, in cui la protagonista è accompagnata da una sorta di cane automa con la parte centrale del corpo costituita da una sfera luminosa: i due vengono attaccati da Non So Cosa e il cane, fedele amico dell’umanoide, si fa saltare per uccidere gli attaccanti. Ma di esso rimane il nucleo, che la padrona infila in uno scafandro ben più possente sia di lei che del cane, il quale si accende.

Se mi uccidi diventerò più potente di quanto tu possa immaginare.

Splendido spot contro l’abbandono dei cani in autostrada, comunque; di cui mi rimangono dubbi rispetto alla qualità del gioco: non bello o brutto, ma che tipo di gioco è? Recore è stato un titolo inaspettato nella conferenza, così come inaspettata è la notizia che ci dà Phil Spencer: spostate nel cestino i vostri emulatori, che i giochi per Xbox 360 saranno in breve e gratuitamente retrocompatibili con la Xbox One. Non si sa ancora se lo saranno tutti, a dire il vero.

A giudicare da come sbattono le mani quelli con la maglietta verde seduti al centro del palazzetto dello sport di Los Angeles, questa è un’ottima notizia. Mi entusiasmo anch’io che un’Xbox One non ce l’ho. Potere dell’empatia. E controindicazioni della spettacolarizzazione statunitense di questi supereventi.

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Gigantic, della Motiga. Nel post non lo cito. Ma c’è un cane. E non è lui.

Poi viene portato alla nostra attenzione un elite controller costruito per essere oggetto del desiderio dei magliaverde, che mi lascia abbastanza tiepido. L’ho già ordinato su Amazon, magari verso la fine della conferenza ne annunceranno la retrocompatibilità con la mia Wii.

Ecco il momento di Fallout 4… Ma non era ieri, Bethesda? Altro gioco altro cane. Poi si blocca lo streaming dal canale ufficiale (!), poi lo streaming riprende su un momento in cui i verdemagliati applaudono.

Scende un’auto dall’alto e capiamo che è il momento di Ritorno al Futuro 4. No, è una Ford, quindi ci aspettano i 2′ di Forza Motorsport 6, presentato da Henry Ford 3. La solita gran grafica con qualche interrogativo sulla fisica. Ma mostrano degli incidenti e la mia ignoranza esulta. Uscirà il 15 settembre.

Le Microsoft Ololens portano una realtà aumentata (e non una realtà virtuale, quella arriva con gli Oculus Rift) che ci mostrano uno spezzone di partita a Minecraft che bisogna capirci meglio, perché l’effetto del ragazzo che gira intorno al tavolo con quegli occhialoni è notevole, come potete vedere nel video.

https://www.youtube.com/watch?v=6yg6ljnASxw

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Rise of the Tomb Raider, di Eidos Interactive

Passo oltre ad un glaciale Rise of the Tomb Raider, a Dark Souls 3, a Tom Clancy’s The Division (altro cane), a Gears of War (giocabile anche in multiplayer, il cui armadillo alieno vale il video) e a Fable Legends, che mi paiono titoli un po’ commerciali, spettacolo per gli occhi, per cui dovrei saperne molto di più per scrivere qualcosa di ragionevole e non voglio mancare di rispetto a nessun fan.

Mi soffermo qualche riga sulla rassegna indie. Per me sono er mejo: giochi originali, con trovate che m’incuriosiscono, magari dalla longevità poi più scarsa, non so.

Ne voto due: Cuphead Beyond Eyes. Il primo ha una grafica da cartone di Walt Disney quando Walt Disney era vivo, frenetico platform bidimensionale. Nell’altro, a dispetto di quanto non credessi subito, non impersonifichi una ragazzina in acido, ma una bambina cieca che si muove seguendo i suoni, gli odori e il tatto. Mi ricorda Dark Echo, ma più in salsa Miyazaki.

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Sea of Thieves, della Rare

Chiudo: esperienza visivamente appagante, non ho scorto grandissime sorprese rispetto a quanto si prevedeva. Registro che la delusione maggiore dei gamer l’ho constatata nell’assenza di molti nuovi IP, inteso come intellectual property: cito, a riguardo, la Rare che invece ha sfoggiato un, per me, ambizioso, Sea of Thieves, oltre alla collezione per i suoi 30 anni, Rare Replay.

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Milanese milanista, per Le Nius redattore e formatore. Comunica per Fondazione Arché, blogga per Vita.it. Persegue la semplicità e, nel cammino, interroga il suo tempo. Ha sempre da imparare. paolo@lenius.it
1 Commenti
  1. Luca Bertieri

    Ottima la retrocompatibilità - difficilmente Sony potrà seguirli in quanto PS3 aveva un'architettura interna diversissima da PS4.

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