Le colpe di Seedorf3 min read

18 Maggio 2014 Uncategorized -

Le colpe di Seedorf3 min read

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colpe di Seedorf
@Ronnie Macdonald

A me piace il gioco del calcio, in tutte le sue forme: calcio a 11 o 3 contro 3, saponato o calciobalilla, praticato o guardato, videogiocato o analizzato su riviste tematiche. Mi piace scriteriatamente, come a molti italiani, ma questo non lo rende una passione che so benissimo farsi forte (anche) di doping, scommesse, criminalità e tonnellate di quattrini.

Non sono qua a scrivere di quanti bambini mangerebbero con quello che guadagna Ronaldo in un minuto di gioco, né di tessere del tifoso e stadi di proprietà. Il mio interesse non si alimenta solo di ciò che accade nei 90 minuti, ma anche subito dopo e immediatamente prima. Adoro contemplare i volti dei calciatori che attendono frementi e concentrati nel tunnel, come mi piace viverne le emozioni dopo partite importanti. Fa parte della stessa narrazione. D’evasione.

Ben poco mi appassionano invece vicende legate al calciomercato, al gossip del calciatori o agli sponsor tecnici: mi fermo prima; tengo gli occhi fissi sul pallone, il resto è contorno. Quindi è incomprensibile, per me, ciò che sta accadendo nella società rossonera, che pare stia accompagnando il suo neoallenatore verso l’uscita. Secondo qualcuno il Mister lo avrebbe già comunicato ai giocatori.

Senza insistere sui punti toccati in precedenza da questa rubrica, mi limito ad elencare i motivi emersi nella stampa sportiva per cui questo potrebbe avvenire, senza ribattere. Ulteriore considerazione che mi avventuro a portare a riguardo è che, forse, le motivazioni reali non le conosco. Lo spero.

Le colpe di Seedorf

Il personaggio

Clarence è ingombrante, e lo era anche nel rettangolo verde (…); la sua intenzione era quella, per esempio, di radunare a Milano uno staff di ex giocatori ad affiancarlo, con relativi costi. Ha poi fatto realizzare una panchina apposta per lui e Tassotti per avere una visione migliore del campo.

Ma questi sono particolari: ciò che sembra più grave è che l’allenatore, forte di una relazione con il Presidente onorario, ha talvolta scavalcato Adriano Galliani. O, almeno, così leggo.

Il gioco

Qua si troverebbero le colpe di Seedorf più evidenti. L’olandese ha proposto un modulo, il 4-2-3-1, con un solo attaccante, ignorando quello con le due punte, il 4-3-1-2, che la società preferirebbe, con Balotelli e Pazzini insieme davanti. Criticata è stata anche la posizione di Kakà, arretrato e spesso costretto a tornare invece che esprimersi da mezzapunta.

All’Olimpico, contro la Roma, è stato ampiamente sottolineato come errore lo schieramento di Honda (che aveva nelle gambe un allenamento solo dopo due settimane di stop) invece di Poli.

Alcuni giornalisti rilevano come Seedorf non studi a fondo gli avversari prima delle partite e la preparazione dei match lascerebbe perplessi club e giocatori.

Gestione dello spogliatoio

Oltre alla fascia di capitano affidata a Mexès a Napoli (con Montolivo e Kakà in panchina) invece che ad Abbiati, è stata messa all’indice la relazione tra il mister e alcuni giocatori italiani, in primis lo stesso Montolivo Abate. Il valzer dei terzini potrebbe, il 2 giugno, costare il Brasile ad Ignazio.

La comunicazione

È capitato che Clarence abbia parlato alla stampa in occasioni non concordate con la società; in una circostanza ha poco elegantemente (…) fatto riferimento alle responsabilità di Allegri rispetto alle condizioni fisiche e mentali della squadra.

Le colpe di Seedorf saranno anche altre, ma rimango dell’opinione che i meriti pesino di più; devo aspettarmi un dossier che mi faccia cambiare idea?

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Nasco tra Milan(o) e l'Inghilterra. E lascio il cuore in Olanda, già che ci sono, tripartito. Da milanista tifo i piedi educati e le menti aperte, i capitani di lungo corso e i registi. Faccio più fatica con i cugini che con i gobbi. Credo che la poesia sia ciò che spunta quando hai la palla all'altezza della linea di metà campo e alzi la testa: tutti i gol migliori partono da lì, che poi vengano segnati di esterno o di fegato, di cuore o di doping.
2 Commenti
  1. dav1de

    La relazione con società e procuratori mi sembra l'unica motivazione plausibile perché Seedorf sia passato dall'essere il tecnico su cui costruire al soggetto ingombrante di cui liberarsi.

    • Paolo Dell'Oca

      Ne convengo: ci pensa poi una società potente a mischiare le carte ai tifosi mediante tv e stampa amiche.

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