Ricetta per fare le chiacchiere vegane, buone come le originali3 min read

26 Febbraio 2017 Cucina -

Ricetta per fare le chiacchiere vegane, buone come le originali3 min read

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chiacchiere veganeChiacchiere, frappe, bugie, cenci, galani, ma anche meraviglie o lingue di donna in alcune forme dialettali. Questi sono diversi nomi di questi dolci di carnevale che a casa mia chiamiamo “chiacchiere”, e che tutti conosciamo come delle sfoglie di pasta dolce, fritti in olio, o strutto -ebbene sì- oppure cotte al forno e poi spolverati di zucchero a velo. Tradizionalmente l’impasto prevede burro e uova, quindi non adatto a chi segue una alimentazione vegana. Ma oggi vi svelo una ricetta che ho appena provato (e approvato!) per fare le chiacchiere vegane.

Mia zia Gina me le preparava sempre per il mio compleanno, essendo nata a febbraio. Sai quella zia bassa e tonda? Ecco, mia zia Gina è fatta così! 87 anni di donnina sarda tutto pepe e super tifosa della Juve. Zia Gina mi preparava un vassoio pieno zeppo di fragranti chiacchiere, leggere come una nuvola e le friggeva nello strutto. Quando sono diventata vegana però ho dovuto rinunciare a questo dolce delizioso, fino ad oggi.

Come fare le chiacchiere fragranti senza uova (vegan)

Facendo una ricerca sul web e dalla mia esperienza, ho capito che l’utilizzo di vino o di grappa rende i prodotti da forno, dolci o salati, molto friabili. Questo piccolo trucco è utile anche nella preparazione delle chiacchiere vegane.

Un altro buon trucco è trovare il giusto spessore della sfoglia delle chiacchiere che dipenderà anche dal tipo di cottura che sceglierai. Io le ho fatte fritte e per averle belle sottili ho utilizzato la macchina per tirare la pasta, così mi sono assicurata uno spessore omogeneo e sottile che difficilmente avrei ottenuto con il mattarello. Se tu sei una brava sfoglina utilizza pure il mattarello, se invece sei uno sfoglino meglio ancora, perché l’uomo in cucina è sempre sexy. Prendi nota.

Ho provato diverse ricette di chiacchiere vegane provando a sostituire uova o burro con altri ingredienti ma nessuna mi ha mai soddisfatta. La ricetta migliore per me è questa che qui vi propongo oggi, adattata dal ristorante e scuola di cucina La Sana Gola e i cambiamenti che ho apportato sono minimi.

Queste chiacchiere vegane sono così facili e buone che la condivisione è obbligatoria.

chicchiare vegane
Il risultato finale (senza uova e altri derivati animali!)

Ricetta per fare le chiacchiere vegane

ricetta adattata da una ricetta di La Sana Gola

  • 250g farina 0
  • 1 cucchiaio di amido di mais
  • 60g zucchero di canna
  • 30g olio di girasole
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • Scorza grattugiata di 1 limone biologic0
  • 65ml vino bianco secco
  • 35 ml latte vegetale (io di mandorle, voi scegliete quello che preferite)
  • Olio di arachidi per friggere

 

Procedimento per preparare le chiacchiere vegane

  1. Come per tutti i dolci vegani, mischia prima gli ingredienti secchi e poi aggiungi i liquidi e impasta a mano per bene.
  2. Ora dividi l’impasto a pezzi e con l’ausilio della macchina per la pasta tira la sfoglia (più di una volta) partendo dallo spessore maggiore e gradualmente assottigliandolo. Ripiega la pasta su se stessa nei vari passaggi fino allo spessore minore che la macchina ti concede. Le chiacchiere o frappe devono essere proprio un velo sottile, friggeranno meglio e faranno le bollicine che ci piacciono molto. In tutti questi passaggi ricorda di tenere la spianatoia o il tavolo dove lavori ben infarinato.
  3. Con una rotella dentata (se ce l’hai) oppure con un coltello ritaglia la sfoglia in rettangoli delle dimensioni circa 10×5 cm e fai un taglio al centro. A questo punto sono pronte per la frittura.
  4. Scalda l’olio di arachidi in un tegame largo e profondo e friggi le frappe vegane un po’ alla volta. Non molte per volta perché tendono ad ingrandirsi in cottura.
  5. Cuoci pochi secondi per lato e rigirale subito per ottenere un bel colore dorato su entrambi i lati. Attenzione che sono necessari davvero pochi secondi di frittura!
  6. Scolale e falle asciugare su carta da cucina.
  7. Una volta fredde cospargile di zucchero a velo e se riesci falle arrivare al giorno dopo.

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Amo la cucina e l’arte, l’architettura e la natura al punto da confonderle. Per me la cucina è il luogo migliore per amare chi ho vicino ed è sempre occasione di sperimentarmi, imparare, sognare e talvolta rilassarmi. La mia cucina è vegana e quando mi ricordo la condivido su “Io porto l’hummus“.
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