Chi è Taarabt2 min read

8 Aprile 2014 Uncategorized -

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Chi è Taarabt
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Chi è Taarabt, colui che ha sbloccato la partita Genoa – Milan con un missile da 97 km orari?

Adel nasce nel 1989 in Marocco dove vive 9 mesi: sceglierà poi di vestire la maglia della nazionale maggiore marocchina perché “la Francia ha un problema di razzismo. Se scoppiano casini in nazionale è sempre colpa dei neri, dei Nasri, Ben Arfa, Benzema, mai dei Menez che non è neanche un cognome francese. Allora tanto vale convocare solo bianchi”.

I primi calci li tira quando qualche pallone oltrepassa le reti dei campi dove si apposta con i suoi amici: in quei frangenti hanno inizio epiche partite 4 vs 4, dove la prima squadra che segna tre gol continua a giocare.

Il talento è cristallino e gli osservatori cominciano a bussare a casa sua; per quanto i genitori, musulmani praticanti come lui, non siano interessati al calcio, Adel crescerà nelle giovanili del Lens per arrivare, passando dal Tottenham, al Queen’s Park Rangers nel 2009, dove sarà protagonista della promozione in Premier della squadra londinese costruita intorno a lui da Neil Warnock.

Adel Taarabt non è un giocatore del Milan, ma ancora di proprietà del Queen’s Park Rangers; il prestito scadrà a giugno 2014 con diritto di riscatto fissato a 7 milioni di euro. Il CR7 del Marocco vedeva la società milanista come l’unica squadra italiana per cui avrebbe potuto lasciare la Premier: ne ama la cultura; e ha aggiunto

Sfondare in rossonero mi aprirebbe le porte di grandissime squadre come il Real Madrid o il Barcellona.

Adel Taarabt è un giocatore da Milan, da questo Milan: sta dimostrando di esserlo, per quanto oltremanica sia noto come giocatore dal rendimento molto incostante e dal carattere bizzoso; sostituito nel Queen’s Park Rangers in una partita contro il Fulham nell’ottobre del 2011, si fece la doccia e tornò a casa in autobus prima della conclusione del match. Prima di conoscerlo, reputava Balotelli un Taarabt all’ennesima potenza.

Seedorf lo ha fortemente voluto e Adel ha già segnato 3 reti, tutte fuori casa; il suo idolo è Zidane e ama muoversi dietro alle punte dove può avanzare con la sua tecnica e la sua fisicità e creare situazioni pericolose; si è infatti lasciato scappare un pensiero sulla maglia numero 10.

Se Boateng gioca da 10 ho qualche chance anche io.

Direbbe così anche di Honda, che a Genova, lanciato da Adil, si è sbloccato dopo l’ennesima prestazione incolore? Magari ce lo confesserà lui: Taarabt non ha peli sulla lingua e sicuramente si sta esprimendo meglio del giapponese in questi primi mesi; sta portando sui campi italiani gesti come quelli raccolti in questo video, che lo avevano fatto notare da un tifoso del Queen’s Park Rangers come Briatore, che lo caldeggiò a Galliani. Pare che l’interessamento del Milan nacque da lì.

https://www.youtube.com/watch?v=UGGaxumJNug

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Nasco tra Milan(o) e l'Inghilterra. E lascio il cuore in Olanda, già che ci sono, tripartito. Da milanista tifo i piedi educati e le menti aperte, i capitani di lungo corso e i registi. Faccio più fatica con i cugini che con i gobbi. Credo che la poesia sia ciò che spunta quando hai la palla all'altezza della linea di metà campo e alzi la testa: tutti i gol migliori partono da lì, che poi vengano segnati di esterno o di fegato, di cuore o di doping.
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