Il giovane Cristante: fatelo giocare!2 min read

7 Gennaio 2014 Uncategorized -

Il giovane Cristante: fatelo giocare!2 min read

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Cristante AtalantaLa realtà è che Erberto Chilpino, tifoso del Milan, il giorno dell’Epifania stava a festeggiare. Lette le formazioni dallo smartphone, ha giubilato per l’inserimento di Bryan Cristante: è il suo secondo auspicio che si avvera in due giorni, dopo che Allegri ha rivelato come la scorsa estate decise che a giugno 2014 avrebbe lasciato il Milan. Che uno può anche chiedersi, così per dire, se un altro anno fosse necessario, ma tant’è. Mi tengo il giovane ex capitano della Primavera titolare, penso che vinceremo 1 a 0, spengo il cellulare, sicuro che qualcuno degli altri milanisti presenti alla festa mi avrebbe aggiornato sugli accadimenti, che presagisco più sobri di quanto non si riveleranno.

Infatti di lì a breve mi riferiscono che a San Siro Cristante colpisce una traversa, Kakà realizza cento gol e Cristante uno. E allora faccio mente locale su ciò che so del giovane centrocampista. Friulano, classe ’95, play, in questi giorni il Milan che cerca di piazzarlo in ogni trattativa che si paventa, tra cui l’ultima con il Livorno il 4 gennaio. Ne voglio sapere di più. E visto che ci sono ne scrivo qua.

Bryan Cristante nasce a San Vito al Tagliamento provincia di Pordenone e, con un padre nato in Canada, ha passaporto canadese. Calcisticamente si mette in mostra con la Liventina Gorghense, società dell’eccellenza veneta, dove il Milan lo preleva dopo che nel giugno del 2009 è stato chiamato nell’Under 15, primo giocatore di una società dilettantistica ad essere convocato da una nazionale giovanile. È il milanista più giovane (ed il 3° giocatore più giovane di sempre) ad avere esordito in Champions, quando il 7 dicembre dei 2011 sostituì Robinho contro il Viktoria Plzen, a 16 anni.

Molto serio in allenamento, introverso e schivo, centrocampista duttile: ama fare il play davanti alla difesa ma può giocare da mezzala e ricoprire tutti i ruoli del centrocampo; si esprime bene in entrambe le fasi. Fisico imponente (1,86 m per 78 kg), lui stesso si paragona come tipo di giocatore a Aquilani o a Redondo. Ha familiarità con il gol e la corsa facile.

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Certo, c’è la possibilità che sia stato schierato anche per rafforzarne il valore da fare pesare in queste settimane di mercato invernale, però vedere lui (e De Sciglio) sgambettare per questo Milan lascia ben sperare, considerato che il Nazionale Under 19 ha un contratto con i rossoneri fino al 2018.

Per inciso, secondo alcune statistiche, la partita che ha avuto luogo mentre gozzovigliavo ha coinciso con la migliore prestazione del Milan dell’anno. E non intendo del 2014.

Immagine| calciomercato-milan.it

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Nasco tra Milan(o) e l'Inghilterra. E lascio il cuore in Olanda, già che ci sono, tripartito. Da milanista tifo i piedi educati e le menti aperte, i capitani di lungo corso e i registi. Faccio più fatica con i cugini che con i gobbi. Credo che la poesia sia ciò che spunta quando hai la palla all'altezza della linea di metà campo e alzi la testa: tutti i gol migliori partono da lì, che poi vengano segnati di esterno o di fegato, di cuore o di doping.
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