Call of Cthulhu The Official Video Game: il richiamo dell’horror4 min read

8 Agosto 2017 Giochi -

Call of Cthulhu The Official Video Game: il richiamo dell’horror4 min read

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Screenshot del videogiocoIl nome di Cthulhu è capace di evocare nella mente dei lettori che apprezzano H.P. Lovecraft tutto il mondo sovrannaturale creato dal visionario autore e condensato nei suoi numerosissimi ed inquietanti racconti. Legato in particolar modo all’opera Il Richiamo di Cthulhu, precursore di un vero e proprio ciclo e tra i racconti più rappresentativi dell’autore americano, questo mostro/divinità non ebbe molta presa tra i contemporanei di Lovecraft, ma è riuscito a influenzare in seguito l’immaginario di diversi artisti e a conquistare fama tra gli amanti dell’horror e della fantascienza.

L’universo lovecraftiano si presta così bene a diverse declinazioni che negli anni ‘80 è stato pubblicato un gioco di ruolo, chiamato appunto Call of Cthulhu, considerato ancora oggi uno dei migliori a tema horror/investigativo. Partendo da eventi comuni e apparentemente irrilevanti, le indagini conducono i personaggi a scoprire il mondo oltre le apparenze, popolato da esseri alieni e divinità ancestrali. L’esito è sempre la morte, o la follia (tanto che il gioco prevede un livello di sanità mentale variabile).

Dal gioco di ruolo carta e penna al videogioco il passo poteva sembrare abbastanza breve, e nei fatti lo è stato, basti pensare a Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth, Call of Cthulhu: Shadow of the Comet o Call of Cthulhu: Prisoner of Ice, ma una tecnologia come quella attuale ci permetterà di vivere in prima persona, joypad o mouse alla mano, le disturbanti esperienze del mondo di Lovecraft.

In fase avanzata di sviluppo da parte di Cyanide Studios e in pubblicazione con Focus Home Interactive, Call of Cthulhu: The Official Video Game arriverà su console e PC entro la fine del 2017. Vediamo cosa aspettarci, nel frattempo potremmo ingannare l’attesa con il gioco di carte.

I misteri lovecraftiani in un cimitero...Una panoramica su Call of Cthulhu The Official Video Game

Call of Cthulhu: The Official Video Game è ovviamente un RPG a sfondo investigativo, ambientato negli anni Venti. Le atmosfere fanno l’occhiolino all’horror psicologico e il gameplay è votato all’approccio stealth. Il protagonista dell’avventura è Edward Pierce, veterano di guerra ed investigatore privato, coinvolto nelle indagini sulla morte misteriosa di Sarah Hawkins. Il lavoro lo condurrà a Darkwater Island, dove la donna si era da poco trasferita con la famiglia.

Non serve precisare che dietro alla morte di Sarah ci sono in gioco forze impensabili che metteranno a dura prova la psiche di Edward Pierce.

Il gioco sarà in prima persona, per aumentare il senso di immedesimazione nel protagonista e di immersione nell’ambiente cupo e terrificante di Darkwater Island. Non ne esisterà però, almeno a detta degli sviluppatori, una versione per realtà virtuale. Non si tratterà di un open-world vero e proprio, ma la mappa di gioco sarà vasta e con un’ottima libertà di esplorazione e interazione, soprattutto negli ambienti interni.

Lo scopo del giocatore sarà raccogliere quanti più indizi possibile. Ogni indizio aumenterà le opzioni di dialogo disponibili con altri personaggi. I dialoghi saranno fondamentali, uno degli elementi cruciali dell’esperienza. Le scelte di risposta a nostra disposizione saranno molteplici, ma bisognerà fare attenzione a come ci approcceremo ai personaggi non giocanti. Una buona relazione, infatti, potrà valerci un alleato nel prosieguo della storia, mentre farci nemici potrebbe significare un aggravarsi del nostro incubo.

Non mancheranno, ovviamente, incontri spiacevoli con creature mostruose. Il gioco prenderà in questi casi un risvolto da survival horror, nel quale non ci resterà che nasconderci, fuggire o cercare disperatamente di tenere lontani i nemici con armi da fuoco. Più che eliminare personalmente le creature ostili dovremo risolvere enigmi per allontanarle, il tutto mentre siamo sotto pressione.

Mostri ne abbiamo?Follia e fobie

Il problema è che più esiteremo, più il meccanismo di gioco chiamato Insanity farà calare l’indicatore della nostra sanità mentale, aggiungendo un’interessante variabile al gioco. Un livello basso porterà ad allucinazioni e all’eventuale game over. Non solo, ma dovremo tenere conto anche delle fobie di Edward Pierce, che potrebbe soffrire mentre si nasconde in un luogo stretto a causa della sua claustrofobia.

Trattandosi di un gioco di ruolo, le caratteristiche del protagonista possono essere potenziate nel corso dell’avventura. Non si tratta ovviamente di potenziamenti stile action game, ma piuttosto di un aumento delle abilità e della percezione che influirà sulla capacità di reperire altri indizi e sul buon esito delle fasi di dialogo.

A quanto pare potremo anche reclutare altri personaggi per aiutarci nelle indagini, inviandoli in aree dell’isola mentre noi ci occupiamo di altro.

Ciò che resta di un cadavereNon solo grafica

Graficamente, Call of Cthulhu The Official Video Game sembra un prodotto di buon livello. Forse non all’altezza del fotorealismo di alcune recenti uscite, ma comunque decisamente verosimile. Il coinvolgimento sarà però legato alle atmosfere, più che alla grafica, e i toni cupi delle scenografie, uniti ad un sistema di effetti sonori e musiche che giocherà un ruolo fondamentale, lasciano ben sperare.

Nessun vero amante delle opere di Lovecraft riuscirà a resistere a lungo all’acquisto di un gioco simile. Se gli sviluppatori non faranno passi falsi, avranno la possibilità di mettere sul mercato un titolo intrigante, coinvolgente e che colma una grande lacuna. Le meccaniche di gameplay promettono inoltre un gioco con un importante tasso di innovazione che può fare la differenza rispetto ad esperienze simili e guadagnarsi la fiducia anche di chi Lovecraft neanche lo conosce.

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Classe '85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura (ho pubblicato cinque romanzi) ed i videogiochi, non disprezzo fumetti, calcio, cinema e cucina. Eterno bambino, amo la vita e credo che sia troppo breve per non interessarsi a... tutto!
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