Broken Sword 5: la benedizione5 min read

28 Febbraio 2014 Giochi -

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Broken Sword 5: la benedizione5 min read

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Broken sword 5[divider scroll_text=”il castello di Magus”]

Broken Sword 5: mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Salve, egregi guaritori costretti a diventare piovre per tenere su il gruppo e salve anche a voi infami tank che si buttano contro improponibili boss che tolgono mezza vita a botta, benvenuti nella mia biblioteca! Stavo facendo merenda… Vorreste un po’ di Sacher? Peccato, oggi c’è il tiramisù.

Una domanda per voi, baldi prodi: cosa si accompagna a una giornata che vi ha teso i nervi a mo’ di corda di arco compound, con condizioni meteorologiche discutibili e umore compatibile con un’apocalisse zombie? Esattamente: una bella avventura punta e clicca!

Prendete delle ambientazioni estremamente poetiche, dei personaggi caratterizzati e incastonati nel contesto, una grafica impeccabile da fumetto con colori sapientemente scelti e una trama da romanzo ed ecco Broken Sword 5: la maledizione del serpente.

Sono 18 anni che attendo un ritorno di Nicole e George, ma non come negli episodi 3 e 4, piccole buffonate in 3d con un’interfaccia anomala, piuttosto come i gloriosi primi due capitoli. Ed eccolo qua: fondali fissi in 2D, personaggi in computer grafica che non stonano, freccina perfino con le medesime icone.

Sebbene il gioco sia relativamente corto (circa 5 ore di gioco) e sia stato diviso in due (la seconda parte uscirà a breve), non ho potuto non crogiolarmi nell’ambiente parigino come la Revolution ce lo aveva già presentato in The Shadow of the Templars. D’altro canto non sono riuscito a non commuovermi incontrando personaggi già visti (menzione d’onore al sergente Mou), ma soprattutto è stato più forte di me farmi scappare una risatina ai primi enigmi, forse un po’ troppo facili, ma che rispecchiano appieno la tradizione gloriosa di una serie che ha fatto la storia del genere.

Broken Sword 5 quiz

Le colonne sonore sono impeccabili, nulla è lasciato al caso: accompagnano magistralmente le azioni quando c’è un evento o qualcosa che debba attirare l’attenzione del giocatore\lettore. Sì, perché questa serie è in realtà uno stupendo libro grafico, dove chi sta giocando prova anche il piacere di portare avanti una storia mozzafiato carica di intrigo, mistero e sapori di tutte le terre che tocca.

Il doppiaggio è come sempre perfetto, i cultori più sfegatati che prenderanno il gioco in lingua originale noteranno perfino che i doppiatori sono rimasti i medesimi, simbolo che la casa produttrice ha voluto fare il lavoro con tutti i crismi.

A scanso di equivoci contro le malelingue: la Revolution ha iniziato questo progetto solo con le donazioni dei fan via Kickstarter, prefiggendosi un tetto di partenza di 400.000 $: in pochissime settimane ne ha raccolti 700.000 $.

Quale sarebbe il genere vecchio e polveroso?

Broken Sword 5 morto

Sono rimasti appagati pressoché tutti. Vogliamo davvero provare a guardare gli altri titoli storici ripescati e filtrati dalla rete di bimbominkia come sono finiti? Ma anche senza uscire dal seminato, basta guardare Broken Sword 3 e 4, che, per quanto siano dei lavori carini probabilmente solo per la trama o perché il sottoscritto è fin troppo affezionato al vecchio George e alla strafiga Nicole, sono alla stregua di una sottomarca di Indiana Jones. Un tentativo di adeguamento al trend che palesemente ha imbastardito il tutto. Questo ritorno alle origini ha meritato ampiamente il plauso del pubblico.

La speranza è che i neofiti di avventure punta & clicca (che negli ultimi anni sono sparite dal mercato) ricomincino ad apprezzare il genere e che si ritorni a una proliferazione. Un gioco di tal fatta ha tutti i requisiti per causare tale fenomeno.

Qualche punto a sfavore comunque c’è, sebbene minore e ampiamente bypassabile: innanzitutto gli enigmi che a mio parere sono a volte veramente molto semplici, soprattutto se contiamo che si può chiedere un aiutino (e come ben sappiamo, l’occasione per alcuni, fa il player ladro…); graficamente parlando i protagonisti sono perfettamente delineati, al punto che talvolta sono più definiti del resto della scena, dando un vago senso di giustapposizione.

Broken Sword 5 personaggi

Appunti finale: osservate l’evoluzione di Nicole Collard attraverso i cinque episodi della saga. Ogni volta è più gnocca. Nel sesto sarà in bikini o semi biotta? Il sottoscritto se lo augura.

Altra cosa: George Stobbart. Non invecchia mai, non cambia di una virgola. Questi americani piacioni paiono essere inossidabili. Ma soprattutto (per quanto simpaticissimi) risultano essere tonti: ma quanti anni sono passati dal primo incontro dei protagonisti in quel barettino di Parigi dove il pagliaccio aveva messo la bomba? Diamine, ancora non hanno fatto coppia fissa, non vivono assieme, niente! Eppure, volendo fare un po’ di gossip, sono sempre a due passi dal tubare come piccioncini. Mistero.

Ultimo, ma non per importanza: facciamo un monumento a lady Piermont. Per favore. È da The Shadow of the Templars che questa leggiadra vecchia grassona compare nei posti più improbabili dandoci mastodontiche mani con il suo modo di fare imperante e dittatoriale, maltrattando qualsiasi classe sociale e qualsivoglia inserviente, imponendo la sua volontà come Sauron sugli Orchi. Probabilmente solo perché ci sta provando con noi. E ci sta riuscendo: l’abbiamo incontrata la prima volta nella Hall dell’Hotel Ubu in tenuta da gran signora; dopo diversi incontri sempre più “amichevoli” la ritroviamo completamente nuda dietro a un paravento. No Words.

Per concludere, se volete distendere i nervi, allenare il cervello o se solo gradite vedere un gioco ben fatto e che rispecchia le aspettative che si porta sulle spalle, compratelo e fatevi un giro per questi paesaggi da sogno! Enjoy!

Immagini| arpegi.wordpress.com, comicbuzz.com

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La persona che non vorresti mai incontrare, un prof. Un folle. Peggio: un prof che adora giocare a giochi di strategia, avventure e giochi in scatola. Per non parlare dei giochi di ruolo e quelli di carte. L'importante è essere competitivi, fino alla morte. L'anima? È rimasta incastrata da qualche parte tra un rush e uno zerg... Se qualcuno la trova, può spedirmela via mail, eventualmente. Nessuno si aspetti favoritismi nei commenti, cinici si nasce, non si diventa!
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