Blur di nuovo insieme per un nuovo album3 min read

23 Febbraio 2015 Cultura -

Blur di nuovo insieme per un nuovo album3 min read

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blur nuovo album

Su Rolling Stone Italia qualche anno fa sono state raccolte le più significative manifestazioni del travolgente talento di Liam Gallagher: vale a dire 40 tra gli insulti più assurdi e le uscite più o meno infelici con cui l’ex frontman dell’ex band degli Oasis ha oltraggiato suo fratello, i suoi colleghi e, soprattutto, i Blur e Damon Albarn. Perché la loro era proprio una faida.

Sono contento della reunion dei Blur: farà sparire i Kaiser Chief. Non c’è niente di peggio di una copia di merda dei Blur.” diceva Liam. Era il 2008 e i Blur tornavano sullo stesso palco dopo la separazione di alcuni anni prima. Quell’anno si riunirono per un doppio concerto pazzesco tenuto ad Hyde Park.

Voglia di Britpop

I Blur furono tra i primi a portare alla ribalta il Britpop anni ’90. Se lo cercassimo su di un vocabolario, affianco al termine “Britpop” troveremmo due nomi: Blur e Oasis (poi magari anche The Verve, ma comunque dopo).

Le canzoni che hanno caratterizzato questo genere musicale sono diventate vere e proprio materie di studio, il fenomeno è stato perpetuato in innumerevoli film, documentari, libroni grossi e pesanti. Venti anni dopo, anche il Britpop è invecchiato ma ha decisamente lasciato il segno.

E all’ombra di questi colossi della musica inglese degli anni ‘90, tra gossip che hanno fatto la fortuna di tv e giornali, sfide e affronti per chi riuscisse a ottenere più successo nelle vendite, vere e proprie dichiarazioni di odio e pesanti malauguri, si registrò una autentica irruzione di band il cui unico e solo scopo era quello di eccellere più degli altri e scalare le classifiche. Ma nessuno, nemmeno i Kaiser Chief (con buona pace di Liam Gallagher), erano come i Blur e gli Oasis che, oltre a tante facce da copertina e qualche clamorosa spacconata, consacravano grandi canzoni e grandi dischi.

Capite ora quanto c’è di grande in questo ritorno?

Blur nuovo album, tredici anni dopo

L’ultima pubblicazione fu quella di Think Tank, nel 2002. Di lì a poco, il gruppo avrebbe subito una scossa piuttosto pesante: l’abbandono da parte del chitarrista Graham Coxon, “the quiet one”, un chitarrista dall’aria introversa e umile, spesso mente musicale dietro le hit che il gruppo proponeva una dietro l’altra, e infine lo scioglimento definitivo.

Ma non sono mai completamente spariti: a parte la reunion del 2008, nei 13 anni di stop sono state pubblicate diverse raccolte. I Blur hanno presieduto la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Londra nel 2012 e realizzato un fantastico tour mondiale nell’anno successivo. Senza contare le estrose trovate di Damon Albarn, mente e anima del gruppo, che proprio non riesce a smettere di pensare in modo geniale e a star fermo senza far nulla. Riuscendo, come nessun altro, alla grande.

Forti di queste sicurezze, i loro milioni di fan lo sentivano che le cose andavano nel giusto verso: mancava solamente il ritorno in studio per un nuovo disco.

The Magic Whip

Così è stato: l’attesa è finita e i Blur hanno annunciato con certezza l’uscita del loro ottavo album di inediti con la formazione originale: insieme a Damon Albarn e Coxon ci saranno anche Alex James al basso e Dave Rowntree alla batteria.

Si chiamerà The Magic Whip e sarà finalmente disponibile il 27 Aprile 2015. Le registrazioni sono iniziate durante una pausa di cinque giorni, nel mezzo del tour mondiale della primavera del 2013, agli Avon Studios di Kowloon, a Hong Kong.

La copertina ufficiale è piuttosto bizzarra, ma decisamente intrigante. Lo stesso vale per il video con cui i Blur hanno lanciato il primo singolo: Go Out.

Come dimenticare il piccolo scatolino di latte protagonista del video di Coffee&Tv e la sua storia tenerissima?Questa volta, invece, ci spiegano come fare il gelato. In giapponese.

Eccolo qui.

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Da biologa pentita, procedo in direzione contraria al buon senso e mi rifugio a Milano per studiare Scienze della Comunicazione, dopo anni di vagabondaggi alla ricerca della pace interiore. Così, la riscopro nella Tequila, nei concerti al Magnolia, nelle canzoni coi finali tristi, nelle newsletter di Rockit e nelle pagine del Rolling Stone. Adoro ossessivamente X-Factor e odio il fatto che Sanremo coincida con la sessione invernale.
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