Biliardino: è nato prima l’uomo o la pallina?4 min read

26 Luglio 2014 Giochi -

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Biliardino: è nato prima l’uomo o la pallina?4 min read

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biliardino
@_Pek_

[divider scroll_text=”il castello di Magus”]

Buonasera a voi satanici bambini che sterminano gli abitanti di una villa a suon di inspiegabili infortuni e buon mattino a voi, pirati della strada che fanno punti grazie ad inenarrabili carneficine di pedoni, benvenuti in veranda! Prego, spostate pure il guano di pipistrello, non abbiate paura. Non morde. Il guano.

Sono incappato recentemente nel più atroce e diabolico attrezzo mai inventato per spillare sonanti monetine a cascata: spostandosi di tempo e di Regione è stato chiamato biliardino, calcetto, calcio balilla.

biliardino
@krpamayii

Per me è sempre stato calcetto, infischiandomene altamente del possibile scambio di significato con lo sport a cinque contro cinque che si svolge nei campi… Forse anche perché da piccolo ignoravo che esistesse qualcosa di simile.

Di fronte a un mondo che ride, piange e si mette le mani addosso con la stessa foga dei bersaglieri a Porta Pia per 22 infoiati dalla cultura di uno zibetto che insegue una sfera bicroma guadagnando più di quanto uno Stato del Terzo Mondo veda in un anno, anche io mi sono fermato a meditare sull’ironia dei fatti e soprattutto su come questo tavolo munito di maniglie riesca a portare le medesime dinamiche nella vita quotidiana.

Sebbene io detesti il calcio giocato come la Coca Cola negli occhi, riconosco che il biliardino sia un grandissimo passatempo. Con tutte le 500 Lire che ho infilato in spiaggia assieme agli amici, tra tornei a squadre e partite ammazza tempo, probabilmente ho pagato una piccola isola caraibica ai gestori.

E ora che nella sede dove faccio volontariato (mi serve a trattenermi dal conquistare il mondo) ce n’è uno che va for free… diciamo che mi sento prossimo al tunnel carpale. Questo mi ha permesso di nerdizzarmi sulle tecniche, sui termini e sulle diverse regole, più o meno leggendarie, fino a quando non si scarica Il Regolamento Nazionale di Gioco. Ma cominciamo dal principio.

Biliardino
@Un ragazzo chiamato Bi

Com’è fatto un biliardino?

Semplice, giovani ovini: due porte opposte, una fila da 5 omini centrale, una da 3 in attacco, una da 2 in difesa e il portiere, per un totale di 4 maniglie per squadra. Si può giocare in 1v1 o in 2v2, ma ci sono diverse varianti (come lo strabiliante calcetto a 11v11 all’ombra dei grattacieli milanesi di piazza Gae Aulenti).

Lo scopo consiste nel buttare la pallina per 10 volte nella rete altrui, con alcune regole di contorno per personalizzare le tenzoni (come il gol dei portieri che vale doppio o il rigore per punire chi rulla). Nel caso di partite gratis ci si può anche permettere di scialacquare palline con un punto di riscaldamento e con la regola dello scarto dei due punti e quindi dei vantaggi.

Ora, ragioniamo sulla genialità del gioco: sono caduto quasi a gambe per aria quando ho scoperto che tale strumento infernale non ha i natali nel vecchio stivale ma nella terra della corrida. Il signor Alejandro Finisterre, dispiaciuto per tutti i bambini rimasti senza gambe in Spagna, vittime della guerra civile, che non potevano più giocare a calcio, trovò il modo di sopperire a quello sport.

Il disgraziato ha creato un apparecchio ludico che ha causato più infortunati di un conflitto armato… Perché si inizia amichevolmente, lenti e pacati, con qualche battutina. Ma provate a far uscire la palla o a essere pari all’ultimo punto. Provate a toccare la pallina o soffiarci sopra quando si ferma fuori dalla portata delle gambette di plastica dei vostri condottieri. Provate a lanciarla con troppo effetto o troppo poco per metterla in gioco. Diventa l’inizio della fine e i più competitivi iniziano a scomodare ogni entità sacra e a distribuire accuse delle peggiori nefandezze e ladrocini.

BILIARDINO
@Conanil

Qualche debosciato lancia sfide, con le più infamanti penitenze, e tornei per cui le monetine necessarie diventano decine (col relativo sfregamento di mani del proprietario del biliardino). E chi vince spesso viene portato via dalla Croce Rossa in preda a raptus mistici. E a chi usa i ganci si mozzano le mani (e dovrà sostituirle con due ganci).

Si riproduce nel micro quello che vediamo negli stadi. La differenza è che ufficialmente non scappano morti. Non accorrono bande paracriminali di ultras armati per la guerriglia urbana. I contendenti al termine dei duelli si fanno una sana spaghettata assieme e ridono di gusto delle cose imbarazzanti che nel cuore della mischia sono emerse, perché Il Biliardino Fa Gruppo.

Onestamente, miei cari scroccatori di merende, trovo che il calcio balilla sia uno degli sport più solidali, storici e d’aggregazione che esistano al mondo. Perfino io dismetto il Pad di fronte a un’oretta di titaniche sfide… Per voi non è così?

Ma guarda un po’ che ora si è fatta… L’ora di cacciarvi via perché mi consumate le sedie. Pulite le tazzine e poi scavatevi, grazie.

Buon proseguimento e alla prossima… Qualunque cosa voi siate.

Immagine copertina| @SOCIALisBETTER

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La persona che non vorresti mai incontrare, un prof. Un folle. Peggio: un prof che adora giocare a giochi di strategia, avventure e giochi in scatola. Per non parlare dei giochi di ruolo e quelli di carte. L'importante è essere competitivi, fino alla morte. L'anima? È rimasta incastrata da qualche parte tra un rush e uno zerg... Se qualcuno la trova, può spedirmela via mail, eventualmente. Nessuno si aspetti favoritismi nei commenti, cinici si nasce, non si diventa!
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