Un anno di Formula 1: il bilancio del 20155 min read

5 Dicembre 2015 Uncategorized -

Un anno di Formula 1: il bilancio del 20155 min read

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f1 2015
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F1 2015: il dominio Mercedes

La gara di Abu Dhabi corsa domenica scorsa ha mandato definitivamente in archivio il mondiale 2015 di F1, vinto con diverso anticipo dall’assoluto dominatore della stagione, Lewis Hamilton. L’inglese della Mercedes ha sin da subito messo in chiaro le gerarchie interne nei confronti di Rosberg, regolando il compagno di team sia sotto l’aspetto della velocità pura, sia sotto quello della cattiveria agonistica dimostrata nei momenti che contano, qualità in cui Hamilton aveva già abbondantemente fatto vedere di essere superiore rispetto al tedesco.

Rosberg ha “addolcito” lo score a suo sfavore nel finale di campionato, approfittando di un probabile calo di motivazioni dell’inglese, ma ciò incide minimamente sulla sostanza del discorso fatto in precedenza. Anche in questa stagione la Mercedes non ha concretamente avuto rivali nella lotta al titolo, per quanto qualche piccola crepa si sia insinuata nelle poche gare corse in condizioni atmosferiche particolari, come quelle segnate dal forte caldo come Malesia ed Ungheria, o dove comunque il vantaggio degli uomini di Stoccarda non era così ampio rispetto al solito. Ancora troppo poco, comunque, per insidiare il rinnovato primato della casa tedesca.

f1 2015 vettel
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La Ferrari cresce, ma non abbastanza

Il 2015 è stato un anno di ripresa per la Ferrari, con una scuderia ampiamente rinnovata nei suoi uomini-chiave che finalmente ha saputo esprimere una concreta reazione dopo diverse stagioni di flessione, sempre deludenti rispetto alle aspettative iniziali. Il livello di competitività espresso è stato decisamente in crescita, se si pensa alla base mediocre da cui si partiva, ma ancora non è sufficiente per poter dire di essere in grado di impensierire con continuità la Mercedes: procedendo comunque per gradi, si può ugualmente essere soddisfatti del primo passettino che è stato compiuto.

In questo quadro, spicca la stagione disputata da Vettel, in grado quasi sempre di sfruttare tutto il potenziale che la vettura gli ha messo a disposizione, correndo sicuramente una delle sue migliori stagioni in carriera. Non si può dire lo stesso di Raikkonen, che ha alzato parzialmente il suo rendimento rispetto alla passata stagione, ma che allo stesso tempo ha commesso qualche errore di troppo, dimostrandosi in generale decisamente meno incisivo ed all’altezza della situazione rispetto al compagno di squadra.

Con Mercedes e Ferrari si chiude il capitolo delle scuderie che hanno saputo correre ad un livello decisamente superiore rispetto al resto della concorrenza, la quale si è inserita giusto saltuariamente nella lotta al vertice, non dimostrando però mai quella continuità di rendimento tale da riuscire a rappresentare un avversario credibile e minaccioso per le ambizioni dei due team sopra menzionati.

F1 2015: le delusioni Williams e Red Bull

Da questo punto di vista, passi indietro significativi sono stati fatti registrare da Williams e Red Bull: i primi hanno pagato un progetto tecnico non all’altezza di quello messo in pista nell’anno precedente, che nonostante la sempre competitiva power unit Mercedes non ha consentito al team inglese di poter nemmeno pensare di insidiare la Ferrari, scuderia ampiamente regolata nel 2014 dalla scuderia di Grove; i secondi, invece, non hanno fatto registrare degli effettivi passi in avanti rispetto alla stagione precedente.

Proprio a riguardo della Red Bull si può individuare una prima sorpresa di questo campionato: il russo Kvyat ha infatti tenuto dietro in classifica generale Ricciardo, correndo una stagione consistente e di ottimo livello nonostante un inizio non dei più semplici, che aveva alimentato molte voci sulla sua effettiva preparazione per correre in un team che impone attenzioni maggiori rispetto alla media.

Le sorprese della stagione

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La Toro Rosso del 18enne Max Verstappen | @formula1.com

La sorpresa più bella di questa stagione proviene comunque dalla “satellite” Toro Rosso, ed è rappresentata da Verstappen. Il teenager olandese ha dato una risposta importante a chi dubitava di lui, considerandolo ancora troppo acerbo per poter correre in F1, mettendo in pista qualità come velocità, carattere ed aggressività, che solitamente si intravedono nei grandi piloti, e che fanno di Max una delle speranze più concrete per il futuro del campionato. Sta a lui continuare questo percorso di crescita nella maniera giusta, perché è ora che arriveranno maggiori pressioni ed aspettative che la questione si fa difficile.

Restando nel team italiano, anche Sainz ha fatto vedere cose molto interessanti: penalizzato da diversi problemi tecnici, ha comunque mostrato una certa propensione all’aggressività, anche se non con quella ferocia che talvolta ha animato il suo compagno di squadra, dando piuttosto l’impressione di essere un buon regolarista. Continuando a parlare di piloti che hanno ben figurato in quest’ultimo campionato, meritano una menzione anche i vari Perez, Grosjean e Nasr, tutti in grado di convincere e regolare ampiamente i rispettivi compagni di squadra.

McLaren-Honda: 2015 da dimenticare

In chiusura, non si può non dedicare una nota a parte al disastro che si è dimostrato essere la stagione del binomio Mclaren-Honda, indubbiamente la delusione maggiore di questo 2015. I segnali dei test pre-stagionali non erano incoraggianti, ma il fatto di non essere riusciti, su nessuno dei due fronti, a far registrare dei significativi passi in avanti nel corso della stagione, era una situazione francamente difficile da prevedere. Da appassionato, non posso che augurarmi un sensibile miglioramento negli anni a venire. Anche perché due piloti ancora in grado di poter far vedere ottime cose in pista, come Alonso e Button, meritano di avere a disposizione un mezzo all’altezza del loro talento, e non di correre con il semplice obiettivo di non ritirarsi, senza la benché minima possibilità di ambire anche solo ad un piazzamento nella zona punti.

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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