Intendiamoci, non sto parlando di quello “stile Juve” di cui tanti dirigenti si sono riempiti la bocca mentre contemporaneamente lo tradivano. Io lo chiarisco subito. I nostri scudetti sono 29. Certe sceneggiate non mi piacciono. Ma uno dei prossimi lunedì ci ritroveremo a parlarne in questo Bar Sport bianconero.
Lo stile che m’innamora alla mia Signora è quello del vestito che porta. Quanti bei film, quante fotografie espressive, quanta poesia, quanta eleganza, quanta salvezza passa per il bianco e nero. Voi che avete bisogno del colore per farvi notare, dovete arrendervi alla superiorità del bianco e nero. Siete superflui, come lo zucchero nel caffè. Avete mai visto un film in nero azzurro? O giocato su una scacchiera rosso nera? O ancora mai provato a vivere in una casa giallo rossa?
C’è un amico mio architetto, interista sfegatato, eppure si è disegnato e vive in una casa bianco e nera e, fosse per lui, progetterebbe l’intero mondo in bianco e nero. Tranne forse le curve degli stadi.
Certo, non è l’unico motivo che mi fa tifare Juve. C’è che ho preso da mio padre. C’è che siamo una squadra popolare, che unisce nel tifo nord, sud e le anime fragili di molti emigranti. C’è che si vince. C’è che certi giocatori che solo a pensarci.
Certo è però che, a prescindere, tutte le azioni sono più belle dentro una maglia bianconera.