P.T., Allison Road e l’horror-game che non s’ha da fare3 min read

6 Luglio 2016 Giochi -

P.T., Allison Road e l’horror-game che non s’ha da fare3 min read

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allison road

Il 2014 fu un anno affascinante ed in parte misterioso per gli amanti dei videogiochi, in particolare di quelli a sfondo horror. Il 12 agosto, infatti, venne reso disponibile sul Playstation Store il download di P.T. (che stava per Playable Teaser), un’esperienza videoludica breve ma intensa che qualcuno definì semplicemente demo, altri, per l’appunto, teaser ed altri ancora gioco vero e proprio, anzi uno dei più inquietanti degli ultimi tempi.

P.T., sviluppato da Hideo Kojima in collaborazione con Guillermo del Toro, era in effetti nato per promuovere l’uscita del videogioco Silent Hills, pur non riprendendone, a detta del suo creatore, tematiche ed aspetti di gameplay.

Il lavoro su Silent Hills venne poi interrotto e lo stesso P.T. venne cancellato dallo store, entrando di fatto nella storia; o meglio nella leggenda.

Il teaser di Kojima ci vedeva protagonisti in prima persona di un’esperienza angosciante. Risvegliatici in una stanza sconosciuta, uscendo dalla porta ci ritrovavamo nel corridoio di una casa. Gli unici comandi disponibili erano il movimento, la rotazione della visuale e lo zoom.

Il corridoio svoltava a destra e poco dopo l’angolo si trovava la porta di un bagno e appena oltre la porta d’ingresso, chiusa. In fondo al secondo ramo del corridoio, una nuova porta conduceva… Esattamente all’inizio del corridoio, in un loop infinito a cui solo la soluzione di enigmi aggiungeva nuovi, terrificanti elementi.

La visuale in prima persona, la grafica fotorealistica, gli effetti sonori, la stessa situazione in cui ci trovavamo immersi e gli elementi che via via incontravamo rendevano P.T. molto più di una semplice trovata pubblicitaria per Silent Hills, gli conferivano un’identità ed una autonomia tali da far sognare un suo reale sviluppo. Ma le cose andarono male e l’agghiacciante corridoio resterà nei ricordi e negli incubi dei fortunati che provarono il gioco.

Le masochistiche speranze degli amanti della paura nei videogame sono rinate nel 2015, con le prime informazioni su un nuovo titolo in fase di sviluppo, Allison Road. Fortemente ispirato proprio a P.T. e considerato da subito il suo erede, il gioco ne riprendeva molti aspetti, come si può verificare dal video del gameplay in versione pre-alpha.

Le possibilità di vedere Allison Road sui nostri schermi erano aumentate quando gli sviluppatori, dapprima alla ricerca di fondi con una campagna online, hanno trovato una partnership con il publisher Team17: l’uscita su PC era addirittura prevista per fine 2016.

Salvo che il 5 giugno scorso, con un tweet dalla pagina ufficiale del gioco, Allison Road è stato cancellato. Un post Facebook del 15 giugno precisa la scelta, parlando di incomprensioni degli sviluppatori proprio con Team17 e lasciando forse aperto qualche spiraglio.

I fan sono divisi tra sgomento e rabbia, ma il dato certo è che, come scrive qualcuno, la maledizione di P.T. continua.

È curioso, però, osservare come due titoli molto promettenti per grafica, trama e meccaniche di gioco (ammesso che P.T. avesse punti di contatto col gameplay di Silent Hills), due titoli innovativi sotto molti punti di vista abbiano subito un destino simile, sparendo dalla circolazione poco dopo aver stimolato la nostra curiosità.

Accanto alla reiterazione di titoli o generi ormai abusati, una ventata di aria fresca farebbe bene a tutti, produttori e giocatori. Di sicuro esiste una domanda verso questo tipo di videogame, come dimostrano il caso di Outlast (di cui si attende il seguito entro l’anno), di Layers of Fear e la probabile inversione di rotta di Resident Evil VII verso una visuale in prima persona.

La gente vuole essere spaventata, insomma, ma dai giochi e non dall’annuncio della loro cancellazione!

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Classe '85, divido il tempo tra la moglie e i tre figli e le più svariate passioni. Amo la lettura, la scrittura (ho pubblicato cinque romanzi) ed i videogiochi, non disprezzo fumetti, calcio, cinema e cucina. Eterno bambino, amo la vita e credo che sia troppo breve per non interessarsi a... tutto!
Commento
  1. Piero Mezzina

    Il problema di questo genere è soltanto uno: è di nicchia. Le persone che adorano questo genere richiedono prodotti di qualità e sono disposti a spendere soldi soltanto se vedono che il titolo è ben fatto e strutturato. Outalast, il primo con l'espansione, era un gioco bellissimo e divertente come pochi. Amnesia poi ha letteralmente sconvolto il genere, creando uno dei titoli con le atmosfere meglio riuscite in assoluto. Se la qualità è alta, la gente ci gioca volentieri.

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