A me il pallone ha salvato la vita2 min read

7 Settembre 2015 Uncategorized -

A me il pallone ha salvato la vita2 min read

Reading Time: 2 minutes
il pallone ha salvato la vita
@fabiovenni

Che a me tirare calci a un pallone ha salvato la vita.
Che adesso è facile dirlo, lo so.
Ho tutto quello che voglio, una bella moglie, tanti soldi e per vivere dico che gioco. Con quel pallone che mi ha davvero salvato la vita.

Tirava calci a una palla pure mio padre.
Serie B bosniaca.
Tramite un cugino ottenne un posto in una squadra dilettante belga. Alla cieca. Senza provino. Perché non puoi aspettare, non puoi decidere con calma se sopra la tua testa cascano bombe e crollano palazzi e la gente che conosci muore.
Scappi e scappi portando via due pantaloni e tre magliette troppo leggere. E il pallone.
Perché quello non l’ho mai lasciato.

Che a me il pallone ha salvato la vita, quando non mi capivano e mi chiamavano straniero, mi allontanavano e io iniziavo a palleggiare e dribblare, e allora tutti mi volevano. Era il mio amico meno timido che faceva amicizia. E poi arrivavo io.

Che a me il pallone ha salvato la vita.
Lo portavo sempre con me, pure quella notte in mezzo al mare ed è a lui che mi sono aggrappato con le mani. Pure se con le mani adesso non lo posso prendere, perché è fallo, dicono. E intanto mia madre e mia sorella colavano a picco.

Che a me il pallone ha indicato la strada e davanti a un muro ho capito che posso aggirare un ostacolo quando non ho la forza per buttarlo giù. Come una barriera su punizione.
Perché la forza a volte non c’entra niente.

Come non c’entra niente chi non ha avuto la stessa mia fortuna.
Fortuna di aggrapparsi a qualcosa per scappare o galleggiare o aggirare o semplicemente sopravvivere.

Non è una colpa scappare.
Pure se voi continuate costantemente a cercarla e di questo un giorno risponderete.

CONDIVIDI

Anche noto come Coso. Classe 1981, attualmente in vita. Nasce brutto e povero e non potendosi permettere di cambiare vita chirurgicamente è costretto a vendere il suo corpo al giornalismo, ma nessuno se lo compra. Casca, si rialza, non se rompe. È tipo il pongo. Scrive cose, fa lavatrici.
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

TORNA
SU