5 ingredienti di origine animale nascosti nel cibo vegetariano2 min read

27 Agosto 2014 Cucina -

5 ingredienti di origine animale nascosti nel cibo vegetariano2 min read

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[divider scroll_text=”Veg à porter: 5 ingredienti di origine animale”]
Capire se un alimento sia vegetariano, vegano o meno è teoricamente un’operazione molto semplice. Purtroppo però gran parte del cibo che arriva sulle nostre tavole è talmente trasformato che alcuni ingredienti di origine animale finiscono anche in alimenti nei quali non ci aspetteremmo assolutamente di trovarli o non ci verrebbe in mente di cercarli.

Vediamo i 5 ingredienti di origine animale nascosti, alcuni dei più diffusi sul mercato, con l’idea che una cognizioni più precisa della composizione di quello che mangiamo e del significato delle sigle che compaiono nella lista degli ingredienti sia utile per tutti e non solo per vegetariani e vegani.

Colorante E120 o cocciniglia

Il più diffuso colorante rosso naturale utilizzato nell’industria alimentare e cosmetica è ottenuto estraendo l’acido carminico dai corpi o dalle uova di un parassita – chiamato appunto cocciniglia del carminio – previa bollitura. Quando la Peta chiama questo colorante “brodo di insetti” di sicuro vuole provocare, ma non siamo troppo distanti dalla realtà. Per la produzione di 1 Kg di colorante vengono uccisi circa centomila esemplari di cocciniglia.

Castorio

È una sostanza giallognola secreta da alcune ghiandole situate tra l’ano e l’organo riproduttivo del castoro, utilizzata nell’industria gastronomica per ottenere l’aroma artificiale di lampone in caramelle, creme e yogurt e nell’industria cosmetica per le note fruttate dei profumi. Il deretano dei castori sa di lampone, facciamocene una ragione.

5 ingredienti di origine animale nascosti nel cibo
@ Josefine Stenudd

L-cisteina

Amminoacido ricavato dalle piume delle anatre (o dai capelli umani) e utilizzata nella realizzazione di pane bianco e prodotti da forno. Durante la lavorazione reagisce con alcune proteine del frumento e si trasforma. Per questo motivo i panifici e le aziende alimentari non sono tenute a segnalarla nella lista degli ingredienti: il miglior modo di evitare questo “panino all’anatra” è consumare prodotti integrali.

E441 o gelatina alimentare

È la componente essenziale delle caramelle gommose e un chiarificatore vinicolo. Talvolta viene chiamata a sproposito “colla di pesce” ma in realtà è ottenuta dall’evaporazione di tessuti connettivi di animali da allevamento sciolti in acqua tramite idrolisi. Sì, c’è della cotenna di maiale nelle tue caramelle e nella stragrande maggioranza delle gomme da masticare.

Lanolina

È il grasso oleoso prodotto dal vello delle pecore per lo stesso processo per cui non lavandoci i capelli per tre giorni li troviamo unti e appiccicosi. La nomenclatura di questa amena sostanza, una volta trattata chimicamente, viene nobilitata da “zozzeria delle pecore” a “lanolina”. La lanolina è utilizzata come emolliente in una vasta gamma di prodotti cosmetici ma ha anche usi  alimentari, specialmente nelle gomme da masticare.

Il discorso sul caglio animale lo abbiamo già affrontato in precedenza: nei formaggi DOP il caglio utilizzato è sempre quello animale, estratto dallo stomaco di vitelli o ovicaprini lattanti, più raramente dei maiali. Per chi volesse approfondire la questione dei formaggi e dieta vegetariana leggete qui.

Al prossimo post e fino ad allora, occhio alle etichette.

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Mercante di parole giramondo. Mentre si dedicava allo studio delle humanae litterae nascosto dentro una giara di rupie, è naufragato sulle coste dell’arcipelago giapponese dov’è scampato alla morte venendo colpito in testa da un funghetto 1UP. Ha divorziato dai carboidrati complessi e benché si possa pensare che sia pigro, tecnicamente è solo impostato in modalità risparmio energetico perché mangia solo cibo ipocalorico.
5 Commenti
  1. lucia tomassini

    Articolo veramente interessante. E' un mondo difficile... Mi ha impressionato la notizia del castorio :( e non solo quella! Ma questi ingredienti sono scritti nelle etichette o vanno sotto la ambigua dicitura di "aromi e coloranti"?

    • Stefania Cardinale

      Sono d'accordo con Lucia che sia un articolo interessantissimo ... il vocabolario delle etichette è terribile bisognerebbe fare un dizionario adeguato. Mi associo alla domanda di Lucia per l'autore!

    • Luca Bertieri

      Ciao - l'unico di questa lista che non viene indicato con il suo nome negli ingredienti è proprio il castorio - "aroma di lampone" - questo però non vuol dire che tutti gli aromi non naturali di lampone siano fatti a partire dal castorio. Negli USA dall'anno scorso il castorio va segnalato esplicitamente come tale, quindi non mi stupirei se la situazione cambiasse anche in Europa. La "gelatina alimentare" delle cicche (ad es. le Vigorsol) o E441 delle caramelle gommose è quella di cotenna di maiale.

  2. Paola Giorgione

    Grazie per quest'articolo, che fatica!!! Bisognerebbe avere cento occhi!!!! :-) . Approfitto per chiederti,cosa si intende veramente quando, su un'etichetta di prodotti non specificatamente veg , vi è scritto, potrebbe contenere tracce di latte, uova, soia ecc...? Sono assolutamente da evitare? Grazie ancora. Paola Giorgione

    • Stefania Cardinale

      Ciao Paola, anticipo Luca per darti una prima risposta. La dicitura "può contenere tracce di..." è importante per le persone che hanno forti allergie a uno di questi ingredienti, tipo il latte, le uova o la soia, fave etc.... Di solito indica che nello stesso stabilimento dove è prodotto quello che hai acquistato e che riporta questa dicitura si lavorano alimenti che contengono gli ingredienti elencati. Non significa però che il prodotto che hai acquistato li contenga... ma non posso escludere che una piccolissima percentuale di essi possa casualmente venire in contatto con il prodotto acquistato. è un po' una etichetta che permette all'azienda di salvarsi in caso di persone con forti reazioni allergiche a uno di questi ingredienti li accusino di non esser stati chiari e di aver procurato una reazione allergica.

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