Ambra Angiolini in scena all’Eliseo con Tradimenti3 min read

8 Dicembre 2015 Cultura -

Ambra Angiolini in scena all’Eliseo con Tradimenti3 min read

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tradimenti ambra eliseoIl premio Nobel Harold Pinter arriva al Teatro Eliseo di Roma con i Tradimenti, uno dei suoi testi più rappresentavi e più sinceri, per la regia di Michele Placido. I protagonisti di questo triangolo amoroso sono Ambra Angiolini (Emma), Francesco Scianna (Jerry) e Francesco Biscione (Robert). Fino al 20 dicembre.

«L’idea di lavorare su questo testo è stata di mia moglie (l’attrice Federica Vincenti, ndr) – ha raccontato Michele Placido presentando lo spettacolo – È un testo attualissimo, ci ho visto la storia di molti miei amici, il tentativo di amare senza riuscire ad essere fedeli, la fragilità delle nostre capacita sentimentali».

Lo spettacolo si apre con i due amanti che si ritrovano dopo due anni dal loro ultimo incontro, siamo nel 1977 e sono trascorsi 9 anni da quando Emma e Jerry alla festa in casa di Robert ed Emma si sono baciati per la prima volta e da quel momento sono diventati amanti. Procedendo a ritroso da questo bar, in cui si incontrano per richiesta di Emma, scopriremo che la relazione durata 7 anni si è accesa e spenta all’interno di un appartamento, affittato da Jerry, per amare.

Lo spettatore si ritrova a scoprire attraverso il racconto dei due amanti la loro storia, che attraverso flashback ripercorre ogni anno vissuto, fino a svelarci i segreti dei loro rispettivi matrimoni. Emma, manager di una galleria d’arte e Jerry, scrittore e agente letterario, si lasciano dopo due anni da quanto Robert, il marito di Emma, e testimone di nozze di Jerry, sospettando da tempo dei due amanti, costringe la moglie a confessare la relazione.

Scopriremo i particolari e l’infelicità di queste relazioni, che vanno al di là del singolo tradimento, che anche quando viene scoperto, non fa rumore; la vita di coppia continua nella menzogna sentimentale ed esistenziale, rimane il fallimento dell’amore matrimoniale, la stanchezza e la solitudine, che si trascina fino alla rottura definitiva tra Emma e il marito Robert, che diventa il motivo per cui i due amanti si ritrovano e si confessano.

“Mi pensi qualche volta?” chiede Emma a Jerry. “Non ho bisogno di pensarti”.

Si spera spesso che così come l’infedeltà entra nelle nostre vite ne esca. Fino a quando arriva quel giorno, anzi quella notte, in cui guardi l’altra persona per quello che realmente è, per quello che non è più e non sarà mai, di nuovo. E come Emma e Robert decidi che non c’è più tempo, l’orologio si è fermato molto tempo prima e ora devi, ora vuoi che ricominci a battere di nuovo. Che possa scandire con un ritmo diverso la tua nuova vita.

“È un tema molto attuale – spiega Ambra Angiolini alla presentazione romana della piece – e il desiderio dei personaggi sotteso a questo testo è in realtà non tanto quello di tradire l’altro, ma quello di tradire se stessi. I protagonisti tradiscono la memoria, tradendo quello che sono stati e convincendosi di essere quello che sono ora”.

Le scene di Gianluca Amodio utilizzano tre enormi specchi in cui si leggono gli anni che vengono raccontati e rappresentati, specchi in cui si riflettono le vite e gli animi dei protagonisti. Ambra Angiolini e Francesco Scianna ripercorrono le loro duplici vite di amanti, ma anche di moglie e madre, di marito e di padre con una recitazione lucida, matura e impeccabile; ho trovato molto bravo e coinvolgente anche Francesco Biscione.

“La grandezza di Pinter – dice Michele Placido – è quella di cogliere l’essenza del nostro essere niente, di essere ben poco, anche quando ci giuriamo amore eterno e parliamo di grandi sentimenti”.

Lo spettacolo Tradimenti sarà in scena al Teatro Eliseo fino al 20 dicembre.

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Mi sono appassionata al teatro semplicemente perché guardare la vita degli altri mi faceva stare bene. Le persone che in questi anni ho incontrato hanno contribuito a farmi diventare una persona che considera valore “la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano… quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco”.
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