Tortelli di Carnevale alla Milanese: i turtei2 min read

5 Marzo 2014 Cucina -

Tortelli di Carnevale alla Milanese: i turtei2 min read

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Oggi smetto di fare l’apolide e vi propongo una ricetta tipica del Carnevale ambrosiano: i turtei (o i tortelli di Carnevale alla Milanese).

Crapa pelada la fà i turtei
Ghe nè dà minga ai soi fradei,
Oh! oh! oh! oh!

Un rapido sguardo alla lista degli ingredienti necessari per preparare i tortelli di Carnevale può già lasciar intendere quanto non siano propriamente leggeri e salutari ma la ricetta ha origini medievali e capiamoci: se il tuo destino era morire di peste, o sbranato da qualche fiera, al colesterolo alto probabilmente non badavi più di tanto. Più realisticamente non sapevi cosa fosse, il colesterolo.

Bei tempi.

La ricetta dei turtei milanesi è tradizionale ma nulla vieta di utilizzare degli ingredienti più integri e meno trasformati quando non vadano ad alterare drasticamente il risultato finale.

@manusmenu
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Ricetta tortelli di carnevale alla Milanese – i turtei

Necessario per 4 persone:

  • 280 g di farina bianca (o di kamut)
  • 100 g di burro da erbivori
  • 60 g di zucchero integrale
  • 8  uova da allevamento a terra
  • 1 grattugiata di  scorza di limone
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci in polvere
  • Zucchero a velo per decorare
  • Olio d’oliva (o di arachidi)
  • 1 pizzico di sale
  • Mezzo litro d’acqua

Procedimento per la preparazione dei tortelli di Carnevale alla Milanese

In una pentola capiente mettiamo sul fuoco mezzo litro d’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Appena l’acqua inizia a bollire, togliamo la pentola dal fuoco e ci versiamo la farina, mescolando con un cucchiaio di legno affinché non si formino grumi.

Quando abbiamo ottenuto un bel pastone amalgamato ed omogeneo, rimettiamo la pentola sulla fiamma bassa per altri 10 minuti, mescolando l’impasto con spensierata violenza fino a quando non si staccherà in toto dalle pareti.

Togliamo di nuovo la pentola dal fuoco e quando il composto è tiepidino incorporiamo uova e lievito.

Si tratta in forno del procedimento molto simile alla preparazione della pasta choux.

Scaldiamo abbondante olio sgualdrina (non extra-vergine) in una padella o nella friggitrice e, quando sarà caldo, ma non bollente, ci versiamo delle piccole quantità di impasto modellato a pallina, più o meno delle dimensioni di una castagna.

Per i miei colleghi del club dei pasticcioni: utilizziamo prima solo una minima quantità di pastella per controllare che l’olio sia alla temperatura ideale e sfrigoli senza bruciare.

Facciamo dorare bene i tortelli e poi li estraiamo con un mestolo forato, proprio come faremmo per i togliere della pasta dall’acqua salata, adagiamo i tortelli su carta da cucina che assorba l’unto in eccesso e in fine li spolverizziamo con lo zucchero a velo o di semola.

Serviamoli i tortelli alla milanese ben caldi e infastidiamo i nostri amici che li stanno per mangiare per fare una foto e metterla su Instagram con l’hashtag #vegetarianocasual.

E non facciamo i grass de rost*

Per vedere altre ricette tipiche di Carnevale cliccate qui.

tortelli di carnevale alla milanse

*Gras de rost = persona pesante, sofistica, difficile da sopportare!

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Mercante di parole giramondo. Mentre si dedicava allo studio delle humanae litterae nascosto dentro una giara di rupie, è naufragato sulle coste dell’arcipelago giapponese dov’è scampato alla morte venendo colpito in testa da un funghetto 1UP. Ha divorziato dai carboidrati complessi e benché si possa pensare che sia pigro, tecnicamente è solo impostato in modalità risparmio energetico perché mangia solo cibo ipocalorico.
3 Commenti
  1. Ale 69

    che buoni!!!

  2. Francesca Ghedini

    Bei tempi davvero...più che altro per le fiere e i veltri. Finalmente una ricetta dei tortelli chiara e precisa, ottimo! Tragicamente mi toccherà farli e poi mangiarli...per amore dell'arte della cucina.

  3. Rosi Oddi

    Non si deve mettere il lievito, gli alveoli assorbono l'olio!! Si gonfiano da soli durante la cottura.

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