Forza Italia sprofonda, Mediaset tenta la scalata: le due facce di Berlusconi3 min read

28 Febbraio 2015 Politica -

Forza Italia sprofonda, Mediaset tenta la scalata: le due facce di Berlusconi3 min read

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I sondaggi politici della settimana dall’istituto Ixè dicono di un grande balzo in avanti per il Partito Democratico.

Bene anche la Lega di Salvini, galvanizzata dalla manifestazione di Roma, mentre Movimento 5 Stelle e Forza Italia perdono altri consensi. La discesa del partito di Berlusconi, sempre più diviso (vedi il commissariamento della Regione Puglia contro Fitto), sembra senza fine. Andando avanti così rischia di scendere sotto il 10% prima della probabile scissione.

Momento decisamente positivo per il Partito Democratico, che guadagna lo 0,7% e torna a quota 38,5%. Renzi ha fatto intendere di non voler più aspettare e gli elettori hanno risposto in maniera positiva.

Il premier sta cercando di accelerare le riforme, a costo di scontrarsi in maniera piuttosto evidente contro la minoranza del suo partito. Sono arrivate piuttosto piccate le critiche dell’ex-segretario Bersani, che ha lamentato un’interpretazione distorta da parte del premier dei rapporti fra Parlamento e Governo.

Approfittando della sua posizione di Segretario, secondo Bersani il giovane primo ministro vorrebbe fare pressione sui parlamentari sotto il suo controllo affinché assecondino le sue posizioni senza promuovere la discussione parlamentare. Un modo di fare che non piace né all’ex-leader del centro-sinistra né alla minoranza del partito.

Ieri intanto Renzi ha discusso coi suoi rappresentanti i temi chiave delle riforme, dalla scuola al fisco, passando per il ddl Boschi e la tanto acclamata ristrutturazione della Rai.

Dopo la lettera del M5S a Mattarella, la riforma della televisione di stato è tornata al centro del dibattito e Renzi ha già fatto sapere che è pronto ad ascoltare le proposte di Grillo sulla questione: capiremo quanto seria è questa proposta.

La speranza del premier potrebbe essere quella di aprire un canale di comunicazione che possa poi proseguire anche per le altre riforme in cantiere.

Anche questa settimana il Movimento 5 Stelle chiude in negativo perdendo lo 0,4% e fermandosi al 18,7%. Nei giorni scorsi Grillo e Casaleggio hanno incontrato il nuovo Capo dello Stato Mattarella, portando con loro una lettera in cui elencano quelli che sono i punti su cui il Presidente della Repubblica dovrebbe concentrare la propria attenzione.

Fra questi compaiono le richieste di accelerare la riforma della Rai, garantire una maggiore indipendenza per la magistratura vista anche la recente legge sulla responsabilità civile dei giudici, di “arginare la prevaricazione di Renzi” in riferimento all’abuso di maxi-emendamenti e fiducia parlamentare ed inoltre la richiesta di sospensione dei vitalizi per i parlamentari mafiosi e condannati.

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Forza Italia perde un’ulteriore 0,4% e si ferma al 12,6%, ormai distante dal 14,2% della Lega (+0,4%). Mentre continua ad essere dilaniata dalle divisioni interne, il potenziale alleato Salvini chiude per il momento le porte ad un’alleanza col partito del Cavaliere.

Il leader leghista ha intenzione di portare avanti la sua perenne campagna elettorale da solo, temendo di finire invischiato in quelle che sono le faide interne a FI. Berlusconi fa, come sempre, buon viso a cattivo gioco e continua a non scomporsi difronte al suo partito ormai alla deriva.

Ma al suo apparente immobilismo politico si contrappongono le sue iniziative imprenditoriali: con una mossa quasi a sorpresa, la controllata di Mediaset che gestisce la rete di ripetitori per il Biscione, Ei Towers, ha presentato un’offerta di acquisto di 1,22 miliardi di euro per Rai Way, l’azienda che gestisce i ripetitori per il servizio pubblico. L’acquisizione rientrerebbe in un più ampio progetto di espansione anche verso l’offerta di servizi mobili con una possibile futura fusione con Telecom Italia.

Adesso spetterà al Governo decidere se accettare o no l’offerta per i ripetitori pubblici e sarà l’Antitrust a stabilire se l’operazione danneggerà o meno il mercato delle telecomunicazioni. Alcuni cronisti sostengono che sotto l’iniziativa privata si nasconda una mossa politica con un chiaro messaggio per il Governo, ma per il momento né Renzi né Berlusconi hanno esplicitamente manifestato la volontà di tornare sui propri passi per trovare un’altra intesa di lungo periodo dopo il Patto del Nazareno.

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Fiorentino di nascita, Web Marketing Specialist per diletto e Nerd di professione. Si nutre di cultura pop e vive la sua vita perennemente in direzione ostinata e contraria. Per Le Nius supporta l'area editoriale, in ambito politica, e l'area social. matteo@lenius.it
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