Scampia che non dorme mai5 min read

30 Luglio 2014 Cultura -

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Scampia, iniziative culturaliSCAMPIA, INIZIATIVE CULTURALI –  C’è un posto in Europa dove associazioni e gruppi si organizzano per progettare e mettere in atto strategie di partecipazione collettiva, coinvolgere grandi e piccoli nella riappropriazione degli spazi comuni, educare al gioco, all’artigianato, al riciclo, alla musica, alla danza, al teatro, al cinema, alla cucina. Un luogo dove ormai da decenni si è istituito un carnevale che coinvolge la cittadinanza nella creazione di atmosfere e carri unici, un posto che per un periodo è stato attraversato dall’utopia del teatro contemporaneo come rivoluzione e rinascita.

All’esigenza del risveglio vengono dedicati i nomi di associazioni culturali come il Gridas (gruppo risveglio dal sonno), nato da un’idea dell’artista Felice Pignataro che istituì il suddetto carnevale, e Chi rom e chi no, un gruppo che per anni ha operato perché le comunità rom locali venissero riconosciute e valorizzate.

In questo posto grazie a diversi progetti sono nati, tra le altre cose, una giovane banda di quartiere e una scuola di circo. Qui operano tantissimi artisti  che passano le loro giornate a coltivare una passione vera, che colora le strade e ingaggia i corpi. Sono artisti speciali perché si prendono la responsabilità di comunicare con le realtà sul territorio. Pur essendo talentuosi, giovani e belli non sono stati avviluppati dal narcisismo che contraddistingue i gruppi giovani in questo paese. Loro mettono in circolo la loro sensibilità creativa e le loro capacità tecniche con un impegno commovente.

Sto parlando di Scampia, di Napoli, dell’Italia. Nel cuore di questo posto c’è una piazza, un tempo denominata Piazza Grandi Eventi poi ribattezzata Piazza Giovanni Paolo II. Sto parlando di quella piazza che abbiamo visto riempirsi, traboccare di persone che hanno sentito di partecipare al lutto della famiglia di Ciro, e come sempre accade nei posti speciali, anche essere attraversata dalla sfilata dei politici e vip di turno riemersi da un buco nero che li ha riassorbiti poco dopo.

Sotto il colonnato di questa piazza c’è un luogo piccolo e colorato, quasi sempre aperto, il Mammut. Ho spesso pensato a quella “casetta” come a una finestra di umanità in quella piazza troppo grande e pretenziosa.

 SCAMPIA, INIZIATIVE CULTURALI: MAMMUT

Scampia, iniziative culturali: MAMMUT

Il Mammut, un sorriso ironico nei confronti del mito dei “grandi eventi”, un esempio di costruzione quotidiana di un dialogo con i ragazzi e con le loro famiglie, attraverso progetti “piccoli” ma quotidiani, grazie ai quali una piazza grande e desolata come un deserto si è riempita di bambini, momenti di incontro, giornate di studio. Una mediateca, laboratori di scuola attiva con i bambini e le loro classi, una scuola di italiano per migranti, la ciclofficina, lo sportello di orientamento, l‘ambulatorio di medicina omeopatica, il supporto didattico per adolescenti. Una ricerca-azione articolata e complessa, che dà vita a pubblicazioni e organizzazioni territoriali anche in altre regioni. Un luogo in cui giovani artisti diventano maestri e in cui i maestri si mettono in gioco, aprendo le scuole alla pedagogia attiva. Un luogo preso a cuore da cittadini la cui priorità è quella di svegliare la città dal sonno dell’abbandono, della strumentalizzazione, dell’isolamento.

SCAMPIA, INIZIATIVE CULTURALI: UNS (UNSTOPPABLE) CREW

Scampia, iniziative culturali: UNSTOPPABLE CREW

La UNS (UNSTOPPABLE) CREW si occupa di promuovere e diffondere le discipline legate al mondo della cultura hip hop attraverso la breakdance, il writing, la musica e il deejaying. Un collettivo di giovani artisti (Capellone, Suono, Ipno, Lusius, Fatuo, Sane, Tidus, Gelo, Come, Skil, Widù, Nego, Czek, Panzer) che hanno coltivato le loro passioni da autodidatti e che trasmettono le loro conoscenze ai più piccoli attraverso laboratori. Antonio, uno dei fondatori, mi spiega che il legame con il territorio costituisce un perno fondamentale della loro attività: nel corso dei suoi 9 anni di vita, oltre alla partecipazione a numerosi contest, il collettivo si è occupato di organizzazione e promozione di eventi, realizzati spesso in collaborazione con associazioni culturali, centri territoriali, collettivi politici ed enti pubblici.
Cliccate qui per saperne di più sulle loro creazioni.

https://www.youtube.com/user/UNSchannel

 

SCAMPIA, INIZIATIVE CULTURALI: NAPOLI SOTTERRANEA

Scampia, iniziative culturali: Napoli sotterranea

Napoli Sotterranea nasce nel 2010 ed è composta da Ludovico “daso” D’angelo , Patrizio “newe” Mincione, Vincenzo “mr.P” Stellano e Raffaele “ralph percussion” Buonomo. è Ralph a illustrarmi il progetto: “La crew nasce dall’esigenza di far emergere un modo originale di fare musica indipendente che abbia come obiettivo quello di creare alternative in una zona della città dove per molti giovani dominano il disagio e l’emarginazione. Attraverso la cultura dell’hip hop, che va dalla musica ai graffiti, intendiamo dimostrare che anche chi abita nelle periferie ha un’alternativa di vita che va oltre la criminalità. Uno degli stili utilizzati da questa crew nella produzione di testi è il ‘militant rap’ che trasmette messaggi legati all’ideale dell’antifascismo e fa riferimento a un impegno politico portato avanti dai propri componenti. Negli anni la crew ha espresso il suo potenziale attraverso le 4 discipline dell’hip hop (mcying, writing, dj, breaking) con i quali molti giovani si sono avvicinati alla cultura hip hop e all’attivismo politico”. http://m.youtube.com/watch?v=qob_789qCtI

 

SCAMPIA, INIZIATIVE CULTURALI: GRAFFITI

Scampia, iniziative culturali: graffiti

I graffiti sono la passione di Gianluca Raro: “Il quartiere è grande e presenta diversi spazi adatti ma non è questo che più mi ha attirato. Sono state le persone e le loro storie, per me diventate ispirazione. Mi sono col tempo imbarcato su questa nave spinta avanti da queste grandi vele. Attraverso la pittura e il graffito ho iniziato a trasmettere ad altri ragazzini la mia passione. Per loro è stata un’esperienza importante che si porteranno dentro, un’occasione per vedere qualcosa di nuovo e di poter partecipare. Ogni volta che provo a disegnare qualcosa da solo vengo circondato da piccoli marmocchi che vogliono dipingere con me. Ogni volta i miei lavori diventano un’occasione di festa e tutto si trasforma in un workshop e per me in una ricerca. Mi consegnano fogli con i loro disegni che vogliono riprodurre su muro e se non lo fai quando ti ritrovi a passare dove abitano te lo ricordano e quindi non puoi fare a meno di accontentarli. Non puoi fare a meno di disegnare su quel muro che prima era grigio e oggi per loro è motivo di orgoglio”.

 

Immagine | Donne della realtà

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Si laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo e conduce laboratori teatrali con ragazzi disabili e pazienti psichiatrici. Si specializza in Pedagogia e Didattica del teatro presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Fonda un centro di narrazione teatrale. Nel 2011 si trasferisce a Londra dove frequenta un corso per Drama Teaching e fa la steward per lo Shakespeare Globe Theatre.
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