20 previsioni sulla Serie A 2016-20177 min read

20 Agosto 2016 Uncategorized -

20 previsioni sulla Serie A 2016-20177 min read

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previsioni serie a 2016-2017
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1. La Juventus vince il campionato ma finisce la stagione a pezzi dato che nelle partitelle interne a Vinovo il livello di competizione è tale che Lemina finisce per emulare Song e prova a farsi giustizia privata nei confronti di Mandzukic. Senza successo. Anche Benatia, stufo delle panchine alle spalle della BBC, progetta insieme a Lichtsteiner e Zaza un sistema volto a infortunare buona parte dei titolari. L’idea fallisce e i tre vengono venduti a gennaio per 137 milioni di euro, pagabili in due rate.

2. Dopo aver provato a venderlo a qualsiasi squadra della Premier League, il Milan si ritrova per un’altra stagione con Carlos Bacca al centro dell’attacco. Senza sembrare stufo di sentirsi dire da direttori di tv sportive a pagamento che “sa solo segnare”, il colombiano vince la classifica marcatori andando a rete in ognuna delle 22 occasioni create per lui dall’armonioso gioco del Milan di Montella.

3. Ma non è solo grazie al colombiano che il Milan vola. Etichettati dai più ottimisti come i nuovi Toti e Tata, Suso e Sosa fanno in realtà impazzire le difese di mezza Serie A e convincono tutti. La squadra di Montella si salva con quattro giornate di anticipo.

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4. Dopo un meraviglioso europeo con la Turchia che ha fatto tremare l’Europa, Caner, in gioventù spesso agghindato come un componente dei Tazenda, fa volare la nuova Inter di De Boer. Per il suo calcio offensivo a due tocchi l’olandese si affida anche a Felipe Melo, un uomo nuovo dopo che è stato sottoposto al trattamento Ludovico di Arancia Meccanica. Sarà Champions sicura: davanti ci sono i gol di Palacio, anche lui candidato a un ruolo di rilievo.

5. Un Torino cinico e quadrato è la rivelazione della stagione: lotta per il terzo posto fino alla fine nonostante la prolungata assenza dalla panchina di Sinisa Mihajlovic, impegnato fino a primavera in un inseguimento in stile Mad Max con Nikola Maksimovic, colpevole di aver saltato un allenamento nel precampionato. Ad aprile inoltrato il difensore, pur di scampare all’ira del mister, decide di varcare il confine turco e dichiararsi braccio destro di Gülen.

6. Anche lo spogliatoio della Lazio è una polveriera: a Natale la faida tra il clan di Keita e quello di Lulic conosce un’escalation da far impallidire l’America di Trump, e il clima di tensione fa passare in secondo piano i festeggiamenti per la vendita del 28° abbonamento.

7. Roma: il primato in classifica mantenuto per tre quarti di campionato è riuscito a scatenare una vera e propria rivolta nella capitale; vedere Totti costantemente in panchina era qualcosa di offensivo e inaccettabile per gran parte dei tifosi. Per fortuna poi le cose si sono sistemate grazie ad un nuovo quinquennale per il capitano ed un rassicurante terzo posto finale. Buone anche le notizie sul fronte Strootman: l’olandese si è lasciato alle spalle due anni tremendi ed è pienamente recuperato al calcio di alto livello. Domani sosterrà le visite mediche per la Juventus.

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8. “È un traditore. Però siamo ricchi. È un traditore. Però siamo ricchi”. Per tutta la stagione i tifosi napoletani provano a digerire la partenza di Higuain che ha spaccato la città in due: da una parte quelli coi sentimenti rotti, dall’altra i razionalisti coi milioni sulla ferita. Le risposte azzurre, però, si chiamano Arkadiusz Milik e Manolo Gabbiadini. Se credete sia difficile avete ragione. Per mesi a Napoli si cercherà di pronunciare correttamente il nome del polacco. Voi la Z la fate sentire o no?

9. Dopo una prima stagione italiana in naftalina, Emil Krafth diventa finalmente il titolare indiscusso della fascia destra del Bologna. Ingaggia una spettacolare sfida di “assist dalle fasce per Mattia Destro” con Adam Masina, e la vince. Si rivela il miglior terzino del campionato, nonché il più fascinoso. Andrea Scanzi gli dedica un monologo.

10. La Fiorentina affronta il suo classico campionato tipicamente bipolare: bene l’apertura, un po’ meno bene (eufemismo) la clausura, in pieno stile viola. Mario Sconcerti non fa mancare le sue critiche.

11. Ai primi di novembre Giovanni Martusciello è il primo allenatore ad essere esonerato. “Pensavo fosse il magazziniere” dirà il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi.

12. All’interno dei documenti del passaggio di Adalberto Peñaranda dal Watford al Granada, dal Granada al Watford e dal Watford all’Udinese, i Pozzo si rendono conto di aver ceduto il nome “Udinese Calcio” al procuratore del venezuelano. Finiscono quart’ultimi sotto la nomenclatura “Rappresentativa bianconera friulana” ma vengono retrocessi dal giudice sportivo nell’estate del 2017.

13. Parlando delle sorprese del campionato, le genovesi, che hanno deciso di imbottirsi di giocatori romanticamente imprescindibili in sede fantacalcistica, fanno un super campionato cercando di riportare Genova a dominare come ai tempi delle Repubbliche Marinare. Il Pisa è salito in B, il Venezia in Lega Pro, aspettiamo fiduciosi l’Amalfi.

14. Nonostante la grande stagione, la Sampdoria di Massimo Ferrero sfiora la bancarotta. Dopo un tentativo di acquisto da parte di un fondo nippo-coreano, i blucerchiati vengono salvati dal duo Mancini-Vialli. Entrambi saranno proprietari, direttori sportivi e allenatori, realizzando il sogno che fu di Berlusconi.

15. Il Chievo, o meglio, Il Pandoro Meccanico di Rinus Maran, domina col suo gioco un po’ sbarazzino ma profondamente solido, che ha come centri di gravità Valter Birsa (MVP) e Sorrentino (il portiere più acquistato nei fantacalci di Italia): si salva a marzo, superando il record di 0-0 consecutivi in una stagione.

16. L’avventura di Gian Piero Gasperini all’Atalanta finisce a gennaio a causa della nostalgia di Genova dell’allenatore nerazzurro, che a giugno 2017 tornerà a sedersi sulla panchina rossoblù. A Bergamo fa ritorno Stefano Colantuono, e tutto riprende ad avere un senso.

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17. Campionato ostico per il Crotone di quell’hipster di Martella, che è già nei cuori di tutti noi. Parecchia è la difficoltà nel conquistare punti salvezza, ma a gennaio l’arrivo di Balotelli fa crescere la speranza nella squadra di Nicola. Mario segna 9 reti in mezza stagione e si innamora della regione del Sud Italia: compra casa a Capo Rizzuto, diventa testimonial del Tonno Callipo e filma uno spot che incentiva il turismo in Calabria. A fine stagione rescinde col Liverpool e riparte dalla Serie B.

18. Mai dire Manaj. Per il Pescara la stagione si annuncia dura anche se per il bomber albanese non fa fatica a migliorare lo score di Milton Caraglio, centravanti argentino passato a Pescara durante l’annata hipster 2012-13. Si spera nella salvezza grazie a una grande stagione del Toro di Moron Hugo Campagnaro, difensore bravo a far partire l’azione da dietro da quando Bonucci era ancora in fasce. Oddo promette di festeggiare la salvezza tagliando la bionda chioma di Crescenzi, ma viene esonerato a Natale per far spazio al triumvirato Bianchi Arce-Wass-Cascione.

19. Con appena 6 punti e 2 gol segnati nelle prime 17 giornate, la situazione non è del tutto compromessa ma la salvezza virtuale, per il Palermo, dista ben 10 punti. Anoressia realizzativa cui i tifosi rosanero reagiscono in maniere molto diversa, passando dalla delusione all’accettazione, riproponendo anche quella famosa coreografia tedesca con le frecce che indicavano la porta, una coreografia cui partecipò, a sorpresa, anche il presidente Zamparini. Un gol a giro di Balogh nella delicatissima sfida contro il Pescara dà il via a qualcosa di impensabile: l’ungherese segna per 12 partite consecutive, rilanciando i rosanero verso la salvezza, colta grazie al suo 21° gol stagionale nell’ultima giornata contro l’Empoli. Balogh partirà poi in cambio di 45 milioni di euro alla volta di Milano, sponda Inter, a sostituire il partente Mauro Icardi.

20. Bruno Alves, ingiustificatamente strapagato in tutte le aste del fantacalcio, fa una stagione sciagurata (peggio di Rafa Marquez, per intenderci) e mette a repentaglio la salvezza del Cagliari. Fortuna che c’è Borriellone che vince la sfida con Vieri e… No dai, questo ve lo leggete da qualche altra parte, non è che potete pensare di cliccare un articolo de Le Nius e trovarci bomber e ignoranza, per chi ci avete preso.

(Hanno partecipato: @bepponato, @ledep, @Dan_Maze, @harry_hole79, @eu_dal, @ipsetixitennius, @1Haribo)

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"L’ideologia, la religione, la moglie o il marito, il partito politico, il voto, le amicizie, le inimicizie, la casa, le auto, i gusti letterari, cinematografici o gastronomici, le abitudini, le passioni, gli orari, tutto è soggetto a cambiamento e anche più di uno. La sola cosa che non sembra negoziabile è la squadra di calcio per cui si tifa" (Javier Marías)
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