Pagellone F1 2014: promossi e bocciati8 min read

27 Novembre 2014 Uncategorized -

Pagellone F1 2014: promossi e bocciati8 min read

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Pagellone F1 2014
@www.f1fanatic.co.uk

(in collaborazione con Giandomenico Tiseo)

Con il mondiale 2014 che è andato in soffitta, è tempo di bilanci per i piloti del circus e di valutazioni su quanto si è visto in pista. Un po’ come a scuola, è venuto il momento delle pagelle di fine anno. Godetevi la nostra carrellata.

Pagellone F1 2014

Lewis Hamilton 9.5

Ha disputato una stagione di grandissimo profilo, tra le sue migliori insieme a quelle 2007 e 2012. In questo campionato ha in un certo senso sorpreso perché, rispetto a quanto messo in evidenza negli anni scorsi, ha sbagliato poco in gara, mentre ha commesso qualche errore di troppo in qualifica. Un grande merito che Lewis ha avuto è quello di non perdersi mai d’animo, credendo sempre nelle sue possibilità di titolo anche quando, tra guasti ed errori altrui, non ha potuto giocarsi appieno le sue carte nelle singole gare, cosa che lo ha costretto praticamente sempre a dover correre in rincorsa rispetto al suo compagno di team.

Nico Rosberg 8

Il tedesco ha avuto il merito di giocarsi fino alla fine il titolo contro un avversario oggettivamente più talentuoso di lui. La sua più grande qualità è stata la costanza, soprattutto in qualifica essendo stato il driver più veloce dell’annata in questo frangente, tuttavia, nella fase finale, sono arrivati degli errori in gara che hanno indirizzato l’esito della sfida in favore del suo compagno di team. Resta comunque una stagione decisamente positiva, dove per la prima volta ha lottato ad alto livello dimostrando di avere comunque un buonissimo grado di solidità.

Daniel Ricciardo 9

L’australiano è stata la vera rivelazione della stagione. Alla prima esperienza in un top team ha saputo correre in maniera pressoché perfetta, impressionando per la sua condotta di gara fatta di un giusto mix di lucidità ed aggressività. In una stagione dominata da Mercedes, le uniche vittorie di un pilota non della casa tedesca sono sue (ben 3), e ciò fa capire come Daniel sia stato bravissimo a saper sempre cogliere l’attimo quando le gare non hanno avuto un andamento del tutto lineare. Ha vinto nettamente il confronto con il suo compagno di team, e francamente ad inizio stagione la cosa era difficile fa pronosticare. La F1 ha trovato un nuovo campione?

Valtteri Bottas 7,5

Dopo Ricciardo, il finlandese della Williams è l’altra sorpresa positiva di questo 2014. Notevole la sua velocità sul giro secco, è stato inoltre in grado di correre con una ottima costanza di rendimento, ottenendo ben 6 podi stagionali e ponendosi sempre come uno dei migliori nel campionato “degli altri”.

Sebastian Vettel 5

Stagione davvero complicata per l’ex campione del mondo. Sin da subito si sono palesati dei grossi problemi di adattamento a queste nuove vetture: gravi difficoltà nello sfruttamento degli pneumatici, tra le tante cose. Per completare il quadro anche alcuni problemi tecnici, sulla sua vettura, lo hanno rallentato nel lavoro di set-up nei vari fine settimana. Qualche acuto in alcune gare non salva una stagione avara di soddisfazioni, visto che parliamo di un 4 volte campione del mondo.

Fernando Alonso 7,5

Anche quest’anno, quel poco di Ferrari che si è visto nelle posizioni che contano lo si è avuto grazie alle sue prestazioni. Come al solito ha saputo fare la differenza sul proprio compagno di team specie in gara, con una interpretazione sempre corretta da un punto di vista tattico della corsa. Il bilancio parla di soli due podi, ma con il mezzo che ha avuto a disposizione non si poteva davvero pretendere di più.

Felipe Massa 6,5

Una stagione di rivalsa per il brasiliano, dopo alcune stagioni davvero dure in Ferrari. Quest’anno, con un mezzo competitivo, è stato in grado di riproporsi ad alto livello, specie nella fase finale del campionato. Nella prima metà di stagione, invece, complice anche la solita sfortuna che lo accompagna spesso e volentieri non sempre è stato in grado di concretizzare la competitività in risultati importanti.

Jenson Button 6.5

Stagione consistente da parte dell’esperto inglese della Mclaren. Jenson ha come al solito dimostrato grande intelligenza in gara, correndo in modo magari poco appariscente, ma raccogliendo ancora una volta quasi sempre lui i risultati importanti per il team. Visto il livello espresso in questo 2014, il suo sempre più probabile addio è un peccato per l’intera categoria, che perderà un pilota di valore oltre ad una ottima persona.

Nico Hülkenberg 6,5

Il tedesco ha messo in pista la solita continuità di rendimento, che specie nella prima parte di campionato è stata davvero notevole. È sembrato invece un filo in calo nella seconda metà della stagione, pur mantenendo sempre un rendimento in grado di farlo stare nella zona punti.

Sergio Pérez 6

Ha tenuto bene il confronto con Hulkenberg, suo compagno di team, se parliamo del livello prestazionale espresso. E anzi, si è anche tolto la soddisfazione di portare al team anglo-indiano l’unico podio stagionale. Il suo limite, anche quest’anno, è stata la continuità di rendimento, che lo ha portato ad alternare ottime prestazioni ad altre caratterizzate, di contro, da qualche errore di troppo. In altre parole, la solita altalena per il messicano.

Kevin Magnussen 6

Il danese ha stupito tutti alla prima gara nel campionato, conclusa con un ottimo 2° posto. Dopodichè si è assestato su un livello sicuramente inferiore, palesando soprattutto una normale incostanza di rendimento, alternando belle prestazioni ad altre più scialbe o dove ha commesso errori. Il pilota ha comunque messo in evidenza un buonissimo potenziale velocistico, che necessita di essere in parte disciplinato per dargli la possibilità di concretizzare risultati importanti. C’è da lavorare ancora un po’ ma il materiale, alla base, è di ottima qualità.

Kimi Raikkonen 4

Il finlandese ha ben poche scusanti per la stagione che ha messo in pista. Le poche riguardano una Ferrari non competitiva, alla quale lui ha faticato ad adattarsi, nonché a qualche episodio poco fortunato (Monaco 2014) accumulato specialmente nella prima parte del campionato. Per il resto, il confronto con Alonso è stato (specie in gara) impietoso, ma più in generale Raikkonen ha corso troppo spesso gare totalmente anonime ed impalpabili. Ci si aspettava decisamente di più da un campione come lui. Ci si augura che il 2015 possa essere davvero una stagione di riscatto.

Jean-éric Vergne 6,5

Buona stagione quella messa in pista dal francese, che è andato via via migliorando nel corso del 2014. In particolare è sembrato darsi una svegliata quando il suo posto in Toro Rosso è iniziato ad essere traballante, e cioè nella seconda metà di stagione. In precedenza aveva corso a fasi alterne, come troppo spesso gli è capitato nella sua esperienza in F1.

Romain Grosjean 6

Con una Lotus in gravi difficoltà anche il francese ha annaspato, riuscendo a raccogliere pochi punti in mezzo ad una annata vissuta nell’anonimato. Se non altro è riuscito a battere il suo compagno di team, Maldonado, nel confronto diretto, che era l’unico obiettivo oggettivamente alla sua portata in questo 2014.

Daniil Kvjat 6

Al debutto in F1, il russo ha tenuto bene il confronto con il suo compagno di team ben più esperto di lui. In particolare ha messo in evidenza un ottimo potenziale sul giro singolo, mentre in gara ha faticato maggiormente a concretizzare il potenziale espresso durante i turni di prove. Deve crescere sotto quest’ultimo aspetto, ma il potenziale per ben figurare sembra esserci.

Pastor Maldonado 5

Pure lui coinvolto nelle difficoltà Lotus, non poteva oggettivamente pensare di ottenere risultati importanti. Non arriva alla sufficienza perché ha perso, seppur non di molto, il confronto diretto con Grosjean e a volte si è esibito nei soliti episodi da autoscrontro. Il povero Gutierrez ne sa qualcosa

Jules Bianchi 6,5

Molto spesso in grado di essere il migliore dei piloti dei due team più deboli del campionato, merita un mezzo punto in più per aver conquistato, nella rocambolesca gara di Monaco, i primi ed unici due punti nella storia della Marussia in F1. Triste l’epilogo della sua carriera, l’unica cosa che conta ora è che riesca a vincere la corsa più importante della sua vita. Allez Jules!

Adriano Sutil 5

La Sauber versione 2014 è stata probabilmente una delle peggiori versioni messe in pista dalla scuderia elvetica. In questo quadro, il tedesco non è stato in grado di fare una vera differenza su Gutierrez, pilota pagante ai quali i più stentano a riconoscere un particolare talento.

Marcus Ericsson 4

Premesso che, con la Caterham, si può lottare al massimo per non essere l’ultimo in classifica, lo svedese ha perso il confronto diretto con Kobayashi sia in qualifica che, soprattutto, in gara. In generale è sembrato non essere a correre nella categoria.

Esteban Manuel Gutiérrez 5

Il messicano ha anch’esso pagato la poca competitività della Sauber, e non è stato in grado di mettere una pezza. Anzi, nell’unica gara in cui si sono aperti spiragli di punti (Monaco) ha commesso un errore che lo ha messo fuori causa. Se non altro ha tenuto il confronto con il proprio compagno di team.

Max Chilton 4

Anche lui, pur correndo con una vettura oggettivamente modesta, ha confermato la sua inadeguatezza perdendo nettamente il confronto con il suo compagno di team, Bianchi.

Kamui Kobayashi 5

Fa se non altro un minimo di differenza rispetto al compagno di squadra, Ericsson. Nel complesso non ha comunque esaltato nemmeno lui.

Will Stevens e André Lotterer s.v.

Un solo gettone con la modesta Caterham è troppo poco per permettere una valutazione su questi due piloti.

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Studente di giurisprudenza come "occupazione" ufficiale e appassionato di sport in generale, più come spettatore che come atleta, ahimè. Seguo con particolare interesse gli sport motoristici e da qualche anno a questa parte il motomondiale (ma pure la superbike), pur essendomi avvicinato ad essi con le 4 ruote e la F1.
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