Quanti migranti sono arrivati nel 2016?35 min read

3 Gennaio 2017 Dati migrazioni -

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Sociologo

Quanti migranti sono arrivati nel 2016?35 min read

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migranti 2016

5.022 persone sono morte in mare cercando di raggiungere l’Europa nel 2016. Mai nella storia ne erano morte così tante. È questo il triste record che più dovrebbe interrogare le coscienze e le politiche degli europei. Eppure, siamo più reattivi di fronte ad altri record, come quello degli arrivi via mare in Italia, che hanno già da ottobre superato i numeri, già record a loro volta, del 2015.

Di fronte a questo scenario tragico e caotico, l’Unione Europea, ostaggio dei diversi interessi degli stati che la compongono, continua a mostrare la sua pochezza politica, su un tema che divide stati e persone, ma che viene più che altro utilizzato a fini demagogici ed elettorali.

Prima di occuparci degli enormi risvolti politici e sociali del fenomeno, diamo conto dei numeri del 2016 che si è appena concluso. Da quando a marzo è entrato in vigore l’accordo tra Unione Europea e Turchia, gli arrivi in Grecia sono stati praticamente bloccati, e gli arrivi di persone via mare si sono concentrati in Italia, dove il 2016 è diventato l’anno con il maggior numero di persone mai arrivate via mare.

Migranti 2016: arrivi

Nel 2015 circa un milione di persone ha attraversato il Mediterraneo. Si tratta del dato più alto di sempre, pensate che erano 216 mila nel 2014, 60 mila nel 2013 e 22 mila nel 2012. Di questo milione di persone, 856 mila sono sbarcate in Grecia e 153 mila in Italia.

Secondo i dati Unhcr, tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2016 sono sbarcate in Europa 361.678 persone, di cui 181.436 in Italia e 173.447 in Grecia. Si tratta di un dato inferiore del 64% rispetto a quello del 2015, quando erano arrivate appunto un milione di persone. C’è da dire però che il 2015 è stato un anno record; i migranti arrivati nel 2016 hanno eguagliato in numero quelli arrivati tra il 2011 e il 2014 compresi.

A dicembre sono sbarcate sulle coste del Mediterraneo diecimila persone, contro le 118 mila di dicembre 2015. La differenza è tutta nei flussi verso la Grecia, che si sono quasi azzerati dopo l’accordo con la Turchia e la chiusura della rotta balcanica. Sono circa 1.600 le persone arrivate in Grecia a dicembre 2016.

In Italia nel 2015 arrivarono 153 mila persone. Nel 2016 181 mila, il 18% in più. Se fino a settembre il numero di arrivi era in linea con quello dell’anno precedente, da ottobre c’è stata una svolta, quando si è superato il numero di arrivi di tutto l’anno 2015. Novembre ha confermato il trend, mentre a dicembre il numero di arrivi del 2016 (8.300 persone) è stato leggermente inferiore a quello del 2015 (9.600).

Migranti 2016: paesi di provenienza

I paesi di provenienza più rappresentati su scala europea sono stati Siria (23%), Afghanistan (12%) e Nigeria (10%). Il numero di siriani e afghani è tuttavia crollato dopo 2016, visto che i migranti provenienti da questi due paesi arrivavano quasi esclusivamente in Grecia, dove non riesce ad arrivare quasi più nessuno.

In Italia sbarcano soprattutto persone provenienti da paesi africani. Le provenienze più rappresentate nei circa 181 mila migranti arrivati nel 2016 sono: Nigeria (21%), Eritrea (12%), Guinea, Gambia e Costa d’Avorio (7%), Senegal (6%), Sudan e Mali (5%).

Ad arrivare in Italia sono stati soprattutto uomini (il 71%), con una considerevole fetta di minori non accompagnati, in continua crescita (il 16% degli arrivi). La gran parte degli sbarchi avviene in Sicilia (il 68%) ma ci sono arrivi via mare anche in Calabria (17%), Puglia (7%), Sardegna (5%) e Campania (3%).

Migranti 2016: gli effetti delle politiche europee

Come già ampiamente anticipato, l’accordo tra Turchia ed Unione Europea ha (quasi) azzerato il flusso di migranti che approdava sulle isole greche dalle coste turche. Stiamo parlando, nel 90% dei casi, di persone provenienti dal teatro di guerra della Siria, oppure dall’instabilissimo Afghanistan e dall’Iraq funestato da decenni di guerre e terrorismi. Sono queste le persone che l’Europa ha deliberatamente scelto di escludere dalle proprie ricche città.

Sono persone, tra l’altro, che non se la passano bene, come dimostrato da molti reportage realizzati in entrambi i paesi da diverse testate giornalistiche. Dall’ammassamento nel campo di Idomeni, con la chiusura della rotta balcanica i migranti vivono come “prigionieri dell’Europa“. In Turchia, invece, la sfida dell’accoglienza a quasi tre milioni di profughi siriani appare molto complicata, con conseguenze negative sulla qualità dell’accoglienza stessa.

Da quell’accordo di marzo le politiche europee in tema di migrazioni sono praticamente ferme. La relocation, ossia la ripartizione dei migranti fra i paesi europei, procede a ritmi ridicoli. Questi:

migranti 2016

Già, in un anno, sulle 160 mila persone che dovrebbero essere redistribuite da Grecia e Italia ad altri paesi europei, ne sono state rilocate cinquemila: un misero 3%. L’obiettivo delle 160 mila persone dovrebbe essere raggiunto entro settembre 2017, si profila quindi un fallimento epocale di questa strategia.

Abbiamo già detto della situazione delle persone che sono rimaste in Grecia. In Italia, invece, la situazione è molto frammentata, con alcuni casi virtuosi all’interno di un sistema di accoglienza che fa acqua da molte parti. Vedremo se nel 2017 ci saranno ulteriori riforme del sistema, e come verranno gestite le uscite dai programmi di accoglienza a seguito di risposta negativa alla domanda di asilo, che saranno sempre più numerose.

Il tema dei migranti sarà naturalmente in cima all’agenda europea anche per il 2017. Nel corso di tutto il 2016, è stato al centro di campagne elettorali e discussioni politiche, con formazioni che hanno costruito il proprio crescente consenso elettorale su questo tema in ormai tutti i paesi europei. Formazioni che hanno già ottenuto vittorie storiche (come la Brexit), e che nel 2017 potrebbero arrivare al potere in alcuni paesi, come Francia e Olanda.

Il nostro auspicio è che si sviluppino politiche che mettano al centro le persone, e al tempo stesso provino a gestire il fenomeno in maniera efficace. Mettere al centro le persone significa che nessuno deve più morire per arrivare in Europa.

Ci sono stati dei piccoli, troppo piccoli, ma significativi segnali in questa direzione nel 2016, e sono venuti proprio dall’Italia. È il caso della soluzione dei corridoi umanitari, sperimentati con successo dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.

La sperimentazione ha portato in Italia circa 500 profughi siriani, che non hanno dovuto rischiare la vita né alimentare il traffico illegale di esseri umani. Una risposta importante da parte della società civile, che si spera possa essere osservata e replicata anche dagli stati europei, prima che il loro egoismo mandi in frantumi il sogno di un’Europa di pace e solidarietà, oltre che quello di tante persone che continuano, con ogni mezzo, a migrare.

E quanti sono i migranti in arrivo nel 2017?

E quanti gli immigrati residenti in Italia e in Europa?

E quanti sono, irregolari compresi, gli stranieri presenti in Italia?

Le parole delle migrazioni: cosa intendiamo con migranti, rifugiati, richiedenti asilo, immigrati, profughi?

Immagine | Freedom House

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Sociologo, lavora come progettista e project manager per Sineglossa. Per Le Nius è responsabile editoriale, autore e formatore. Crede nell'amore e ha una vera passione per i treni. fabio@lenius.it
53 Commenti
  1. Giuseppe Petrelli

    Sciocchezze. Leggendo i paesi di provenienza, si vede subito che "i nostri" sono quasi tutti clandestini. La troppa bontà (buonismo) del motto "accogliamo tutti" ha prodotto mostri, ovunque, in Europa e i partiti di sinistra sono scomparsi. Anche il PD è in rapida e forte riduzione. La verità la consociamo tutti: il multiculturalismo è fallito. Lo abbiamo visto in Belgio, in Francia, ecc... Oggi bisogna tornare a una legittima chiusura e, perché no, non vergognarsi di un giusto egoismo.

  2. Carlo

    I popoli si sono sempre spostati , per cibo , per una vita migliore .Purtroppo nessuno considera la densità abitativa e il confronto delle culture , in nessuna epoca nessun popolo è andato a prendere persone in altri paesi per portarli a casa sua se non fossero dei suoi cittadini ! Noi abbiamo dei pensionati che rovistano nella spazzatura ( basta guardare la richiesta di verdure al limite al limite della commestibilità per non pagarle non avendo soldi .ai commercianti dei mercati delle città )La densità abitativa dell'Italia è di circa 200 abitanti per kmq , dell'Argentina 14 per kmq , quindi anziché metterli in albergo potremmo metterli a coltivare la terra in altri paesi costruendo nuove città evitando il rischio della bomba sociale e magari costringendoli a convivere , Cristiani , Mussulmani , Izeri e altri ! Chi ha veramente fame non farebbe nessuna obiezione e gli altri starebbero a casa loro !Meditate , meditate gente !Carlo

  3. Paolo

    Al di là di quelli che scappano dalle guerre, la triste realtà è che stiamo impoverendo l'Africa ancora di più, accogliendo tutti questi uomini tra i 20 e i 40 anni, ovvero la generazione più forte e in piena età da lavoro: come potranno mai svilupparsi? E a sentire il tizio dell'OIM che dice che le migrazioni sono anche "desiderabili" mi chiedo se non sia effettivamente questo lo scopo che si vuole raggiungere, rubare questa generazione all'Africa per farli lavorare a basso costo in Europa e mantenere deflazionata e competitiva nel mercato globale l'industria europea.

  4. Nicola

    Dire che non c'è problema perché i numeri sono gli stessi dell'anno scorso è una totale falsità , basterebbe informarsi un minimo sui numeri degli sbarchi in Italia per sapere che già gli sbarchi del 2015 e 2014 erano molto più alti degli anni precedenti , anche del 2011-2012-2013 , ovvero quando gheddafi non c'era più ... Quindi dire che gli sbarchi sono gli stessi dell'anno scorso equivale a dire che le presenze nei centri migranti sono in continua crescita e che i numeri degli sbarchi restano altissimi. È ora di soccorrere, salvare, rifocillare ecc.ecc. Ma poi riportare indietro

  5. valentina

    Ungheria ha il maggior numero di richieste? Sono appena tornata da là e in dieci giorni non ho visto né a Budapest né in altre cittadine vicine un solo arabo o persona di colore. Chi é stato lo sa. Ci sono molti turisti.

  6. Ho vissuto in Nigeria 5 anni. L'idea che i Nigeriani che approdano in Italia scappino da Boko Haram è falsa. Tutti quelli che ho incontrato fino ad ora provengono dal Sud (Edo State) o Sud Est (Biafra), regioni lontane centinaia di kilometri dalle aree colpite da Boko Haram. Non ho mai incontrato nigeriani oriniginari del Nord Est. I cristiani del sud che subiscono persecuzioni al nord hanno sempre modo di ritornare al sud, al riparo da Boko Haram. Quelli che partono sono puri emigranti economici che Boko Haram l'hanno visto solo in tele isione e che per pagarsi il viaggio sprecano quanto basterebbe ad avviare un piccolo commercio in patria. Il legame con le filiere della prostituzione è chiaro. Vengono attirati da un miraggio, dalla ricerca folle di fortuna, incitati da malfattori e, spesso, da famiglie ottuse ed avide. Molti di loro sono cattolici. La Chiesa dovrebbe concentrarsi ad educarli ed informarli in Nigeria piuttosto che cercare credito attraverso atti di irresponsabile buonismo. Considerata l'influenza della religione in Nigeria, l'inettutudine malevola dei vescovi nigeriani ed del Vaticano stanno contribuendo alla tragedia cui assistiamo quotidianamente. Lo dico da cattolico praticante che con la Nigeria ha sviluppato e mantenuto un legame profondo.

    • fausto

      Hai perfettamente ragione, i nigeriani che vengono in Italia sono nella stragrande maggioranza di fede animista e cristiana, e vengono dalle regioni del centro sud della Nigeria (zona a stragrande maggioranza cristiana 90%).La maggioranza delle donne vengono da Benin City città famosa dalla quale i mercenari attingono per i loro loschi traffici!

    • Baba Minieni Mahan

      Troppa generalizzazione come di consueto quando si parla dell'Africa. La cosa che mi sorprende da parte di uno come te che prentende di conoscere cosi bene la Nigeria, è il fatto di non sapere (o di non volerlo fare) che una delle cause di quel esodo è la gigantesca rapina che l'ENI mette a segno ogni anno dalle parti da dove provengono quei ragazzi. Avrei voluto che parlassi di cose serie svelando a tutti che in quei posti ricchissimi di petrolio, c'è solo miseria poiché le multinazionali come l'ENI o Shell ci pompano il petrolio ( la Nigeria né è la prima produttrice africana), inquinano il suolo e l'ambiente in genere rendendo quelle terre inadatte all'agricoltura...Secondo un'inchiesta ripresa dall'Espresso del 4 agosto 2016, l'ENI rapina ben più di 50 miliardi di euro annuali dalle economie locali grazie alla corruzione ecc...50 miliardi di petrolio rubati con appalti combinati, sono alcune delle vere cause che creano miseria.

  7. giancarlo

    io faccio il tifo per i bambini denutriti in africa e non per i giovani palestrati tutti con iphone da 1000 euro che fanno gli accattoni davanti ai bar., Con i 35 euro per spendiamo per ognuno di questi accattoni potremmo veramente salvare la vita di tre bambini denutriti. Eppoi scusate ma come fa l'Africa a rialzare la testa se tutti i giovani in età da lavoro scappano ? Se voi voleste veramente bene all'Africa li dovreste incitare a rimanere nei loro paesi. Ma evidentemente ci sono degli interessi economici dietro l'emigrazione. Come mafia capitale ha dimostrato il business dei falsi profughi rende più del traffico di eroina

  8. giancarlo cremonini

    Andate a salvare i bimbi affamati che muoiono e no i finti profughi

  9. paolo vailati

    Si sentiva l'esigenza di un altro sito web che promuove l'invasione. Dai che tra qualche anno diventiamo come Detroit, ma questo mi rendo conto che non spaventa le amebe amorfe del web e della vita reale, rese tali dallo stesso disegno criminogeno. E' la fine di millenni di civiltà, tradizione, cultura, patrimonio genetico, ecc. (Macche', direbbe l'ameba amorfo, siamo tutti della stessa razza: l'umanità!) Sono già' 5 milioni in 20 anni, ma fabio colombo ci spiega che sono murati fuori. E qui mi trattengo...

    • dav1de

      A fronte di numeri verificati le sue argomentazioni sono nulle. Sarebbe un bene se ne rendesse almeno conto. Altrimenti rischia di ricadere nella categoria da lei tanto disprezzata delle amebe.

      • IO

        Infatti i numeri danno ragione a lui, in quanto la stragrande maggioranza di quelli che sbarcano e che vengono ospitati negli alberghi e case di accoglienza NON SONO RIFUGIATI. Basta conoscere i DATI del Ministero dell'Interno e dell'UNHCR per dedurre questa ovvietà. Tu continua pure a raccontare bufale e a chiamare "razzisti" quelli che dicono l'ovvio, mi raccomando. Farai tanta strada. Poi non stupirti se ti ritrovi Salvini al Governo.

        • dav1de

          Attendo la sua definizione di rifugiato e la invito a entrare nel merito delle "bufale". Altrimenti argomenta sul nulla.

          • IB

            Nel 2015 e 2016, solo il 5% dei richiedenti asilo sono stati riconosciuti come "rifugiati". Dati ufficiali del ministero degli interni. http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/riepilogo_dati_2015_2016_0.pdfAnche se con un po' ritardo, penso che faccia ancora in tempo ad ammettere di avere avuto torto.

  10. Ermanno montobbio

    credo ci possano essere piccoli comuni che non sanno dove mettere gli immigrati.sono certo invece che a livello provinciale sia possibile distribuire in maniera corretta,con l'aiuto di prefetti e sindaci in base algli indici di assorbimento, economici e anche tenendo conto di quanti ogni provincia già ne ha accolti. ma il governo deve dare una indicazione precisa: non è' possibile rifiutare!

    • Fabio Colombo

      Grazie Ermanno, proprio in questi giorni sono state annunciate una serie di riforme al sistema di accoglienza che vanno proprio in questa direzione

  11. Ermete

    Articolo che con i numeri vuole distorcere la realtà, e siccome tu, caro Fabio Colombo, ti definisci sociologo e caporedattore di questo tuo sito, sei ancora più colpevole di questa strisciante propaganda terzomondista.A te piacciono molto i numeri, e allora perché non prendi anche altre tabelle per fare un ragionamento un po' più ampio e lontano dalla solita verità lacunosa dei media? Perché anche tu ti concentri sulla punta dell'iceberg, come fanno i giornalisti che filmano i barconi galleggianti sull'acqua? Perché, dall'alto del tuo titolo di sociologo non analizzi altri dati, e ne fai una mappa? Ora ti faccio un elenco dei compiti per casa:1 - Popolazione mondiale e sostenibilità (nel 1900 eravamo 1,6 miliardi di persone, oggi siamo 7,3 miliardi, consumiamo 1,5 pianeti all'anno, quindi una velocità superiore a quanto il pianeta possa rigenerarsi, il trend sale e si stima che consumeremo 2 pianeti entro il 2050).2 - Densità della popolazione. Per capire dove si concentrano di più le persone, scoprirai che l'Europa è densa, e proprio qui da noi, in Italia, abbiamo tassi elevatissimi. Non stupisce che in questi posti, sviluppati e altamente industrializzati, si consumino più risorse, quindi anche le infografiche allarmiste, che mostrano come l'Italia consumi risorse pari a "4 italie", beh, direi che è una conseguenza ovvia. Cosa proponi? sterminio di massa affinchè i raccolti dell'Appennino e della Val Padana possano sfamare i 10 milioni di contadini superstiti, i quali vivranno in regime di autarchia? Voglio essere sfacciatamente provocatorio perché solo così, pare, certe zucche comprendono... o almeno è una mia vana speranza.3 - Tasso di fertilità mondiale, diviso per stati e continenti. Per capire quali nazioni stanno crescendo, quali sono stabili, quali sono in decrescita e quindi invecchiamento. Scoprirai che l'africanizzazione del pianeta non è un mito razzista, ma è un fenomeno esistente, e da affrontare avendo cura di voler limitare i danni, e salvare il grado di sviluppo raggiunto dagli esseri umani. Purtroppo proprio gli stati africani hanno il primato della proliferazione di bambini, Niger (tra gli stati più poveri, arido, in condizioni pessime) è in testa con 7,3 bambini per donna (giusto per confronto, Italia è 1,39 bambini per donna), e se stai per dire "ma viene controbilanciato dalla mortalità infantile", beh non farlo, sarebbe l'ennesima scorrettezza intellettuale, muoiono 110 neonati ogni 1000, è un tasso altissimo, anche questo è un primato mondiale, e medici senza frontiere si sbraccia per salvare più vite, ma basta un conto veloce per capire che anche se cinicamente muore 1 neonato ogni 10, per 2 donne Nigerine è un numero irrilevante, tanti sono i figli che generano nella loro vita.4 - Pil pro capite. Bene, il Prodotto Interno Lordo al momento è un dato controverso, ma abbiamo questo metro per farci un'idea sul grado di industrializzazione, e funge bene come parametro. Questa tabella presenta moltissime relazioni con quella del tasso di fertilità. Si potrebbe dire che la fertilità è inversamente proporzionale allo sviluppo economico di un paese. Il che ha dell'incredibile, maggiori sono le avversità alla vita, e maggiore è la riproduzione umana. Per questo fenomeno c'è ovviamente una spiegazione.Però ora non guardiamo la biologia, e veniamo alla politica. Quindi, chiediti se questa crescita demografica in stati instabili, poveri, senza politiche che li guidino a un minimo di civiltà, ha senso oppure è questa la vera tragedia per l'umanità. Chiediti se i 7 figli Nigerini che vagano per il mondo in cerca di un inserimento sociale lo otterranno mai veramente. Chiediti se tu, come altri terzomondisti, hai diritto di demonizzare la decrescita e infertilità europea! Chiediti se è davvero sbagliata, o invece non sia un bene per la sostenibilità del pianeta. Se l'Italia da 60 milioni passasse a 45 milioni, ci sarebbero ovvi problemi economici, ma dopo il cattivo periodo di assestamento avremmo contribuito a ridurre il consumo del pianeta, e saremmo meno densamente popolati, non credi? O vorresti assecondare l'insensata figliazione, che divenissimo 80 milioni in questa piccola penisola, molti dei quali disperati stranieri, per nulla integrati ne' integrabili, abitanti di baraccopoli improvvisate sparse ovunque?Quindi, prima di uscire con trovate come "non stiamo facendo abastanza per importare gente dall'Africa", inizia a vedere altri punti di vista, direi gravi. Considera cosa ha fatto la Cina per avere un tasso 1.7 (vicino a quello europeo 1,6, e quindi in decrescita). Chiediti se è possibile parlare di controllo delle nascite senza demonizzarlo come fa la cultura europea, schiava di filosofie e religioni che rendono sottinteso questo "diritto inalienabile di procreare a piacimento". La verità è che anche gli europei sono condizionati psicologicamente, anche se credono di avere il pensiero libero, non riescono ad abbandonare la propria educazione cristiana, non riescono a vedere i problemi e fenomeni mondiali nella loro nuda e cruda realtà. Gli europei non riescono a comprendere le motivazioni dei governanti Cinesi, e non sprecano occasione per inventare macabri miti in cui i cinesi sono protagonisti (leggo ancora di aborti, sterilizzazioni forzate, furgoni di bambini da vendere, e altre mostruosità fantasiose, la legge sul figlio unico non è stata ferrea, ha molte eccezioni, come le avrà dal 2016 quella sui 2 figli).Quindi caro sociologo, estendi la tua raccolta, e provaci ancora. Non è assolutamente una soluzione aprire le frontiere come vorrebbero gli idioti movimenti No Border, gli esseri umani non riescono a regolarsi da soli, le masse sono portate a predare e disintegrare il proprio ambiente. Devo forse citare Rapa Nui? Il pianeta Terra è un sistema chiuso, è Rapa Nui. E chi ha potere di fare qualcosa in tempo, applicando anche politiche impopolari, dovrebbe intervenire. I redattori di siti web come il tuo, dovrebbero essere più onesti con la valutazione dei fenomeni, invece di assecondare i martellatori di segnali stradali, che vorrebbero libera circolazione ovunque, profitto personale, anonimato e illegalità, violenza, anarchia, supremazia delle bande forti, declino e destabilizzazione politica. Mi domando come possa un essere intelligente, figlio dei traguardi sociali europei, volere l'autodistruzione.Buona vita.

    • Fabio Colombo

      Buongiorno Ermete. Mi pare che il tema del suo commento sia il rapporto tra popolazione mondiale e risorse del pianeta, per il quale ci sono due vie: ridurre la popolazione, o ridurre il consumo di risorse. Lei preferisce la prima via. In particolare auspica che ci siano meno africani e che, se proprio devono esserci, non vengano in Europa perché comunque anche la popolazione europea è bene che diminuisca. Per questa ragione, le politiche migratorie europee dovrebbero essere di totale chiusura, e magari dovrebbero essere volte a convincere gli africani a fare meno figli. Fino a qui, è una posizione, un contributo alla discussione.Mi pare però anche di capire che lei considera chi non segue questa linea delle persone che distorcono la realtà. Io non so cosa sia la realtà, so che viene continuamente costruita, anche in discussioni come questa. Avere l'umiltà di riconoscerlo, che stiamo tutti contribuendo a definire la realtà, e che non ci sono io che so cos'è la realtà e gli altri che la distorcono, penso sia il primo passo per poter effettivamente discutere di contenuti.

  12. Nicola

    Arrivi record nel 2016 e numero di migranti sbarcato ad ottobre enorme rispetto ad ottobre del 2014 e del 2015 ... record per quanto riguarda i migranti ospitati nei centri di accoglienza e per quanto riguarda li numero di richieste di asilo che ci saranno in Italia nel 2016 ... a questo aggiungiamo il fatto che la maggior parte dei migranti in Italia sono migranti economici irregolari, e penso che il fallimento sia sotto gli occhi di tutti. Ed è assurdo che si parli di redistribuzione dei migranti nel territorio , bisognerebbe invece far calare le presenze con espulsioni e rimpatri

    • Fabio Colombo

      Buongiorno Nicola, non è affatto vero che "la maggior parte dei migranti in Italia sono migranti economici irregolari". In Italia risiedono legalmente circa 5 milioni di stranieri, gli immigrati irregolari sono stimati in circa 500 mila unità.

  13. luca

    Sono contento che qualcuno analizzi i fatti! e questo non è certamente Fabio Colombo, ma Ermete, nel '50 gli africani erano meno del 20 percento della popolazione mondiale e gli europei più del 30 per cento, oggi gli africani sono il 40 per cento e gli europei meno del 20!!!!!!!!! La facilità dia riprodurre dolore e sofferenze tra gli africani è uguale al loro livello culturale (infimo). fanno figli nella speranza di farli sbarcare in Italia. perché siano mantenuti a vita. l'Italia è l'unico paese al mondo che usa l'esercito per favorire l'invasione e non la difesa dal nemico barbaro. Gli emigranti italiani erano persone discendenti dalla più grande cultura della storia, che emigravano in paesi disabitati e poveri e senza storia....gli africani senza storia e senza civiltà stanno occupando un territorio già saturo di persone.....poveri noi fra 20 anni con orde di neri che schiacceranno i poveri vecchi italiani superstiti..........e in Italia ci sarà la fame come oggi in africa!!!!!!! fermiamoli con l'esercito utilizato correttamente!!!!!!!!

    • Fabio Colombo

      Buongiorno Luca, francamente l'ipotesi che gli africani facciano figli per farli sbarcare in Italia mi pare completamente sballata. Allo stesso modo, bollare altre culture, popolazioni, territori come "senza storia" è una scorrettezza totale (tutti hanno una storia), oltre che piuttosto arrogante.

      • Fabrizio Rossini

        Retorica. Ma ti sei mai chiesto cosa sarà tra 20 anni l'Italia ? Solo l'Italia li fa sbarcare, anche se Francia, Malta e Spagna sono spesso più vicine.

        • Fabio Colombo

          Fabrizio, a dire la verità solo la Spagna è più vicina, al Marocco che è un paese in una situazione molto diversa dalla Libia. Le coste francesi sono molto più lontane di quelle italiane, e non credo che un viaggio in mare dal nord Africa alla Francia con quelle barche sarebbe fattibile.Comunque, se dobbiamo immaginare uno scenario fra 20 anni ha senso considerare l'immigrazione stabile. Gli sbarchi potrebbero finire da un momento all'altro, se ad esempio si stabilizzasse la Libia, così come esplodere ulteriormente, non lo sappiamo, è una componente volatile. In questo senso, se ci limitiamo a valutare l'impatto dei processi migratori sulla società italiana, sono molto fiducioso che sarà positivo, così come lo è stato finora, in termini di crescita sociale, culturale, economica.

          • IB

            "Gli sbarchi potrebbero finire da un momento all'altro, se ad esempio si stabilizzasse la Libia" Questa frase è preoccupante perché denota una totale mancanza di comprensione delle dinamiche migratorie. Sarebbe vera solo se i migranti fossero libici, ma quelli sono un numero irrisorio. Stabilizzare la Libia equivale semplicemente ad avere un partner politico più affidabile nel bloccare i migranti, ma non elimina il problema. Questi Infatti smetterebbero di andare in Libia e userebbero altre vie (Tunisia, Canarie, Balcani etc).L'analisi delle soluzioni deve riguardare i paesi di partenza, non i paese di passaggio!

  14. Julio Gomez

    L'Europa ha ancora un problema serio con i rifugiati e ancora non sa come affrontarlo.Questa settimana ha prodotto non solo il vergognoso spettacolo ungherese, in cui la maggioranza degli elettori ha respinto l'accoglienza dei rifugiati nel quadro del piano europeo di assegnazione delle quote e solo un cavillo toglie la validità legislativa, ma anche la decisione danese per controllare il flusso di rifugiati: planckito.blogspot.com.es/2016/11/l-rifugiati-in-europa-la-parodia.html

  15. Julio Gómez

    Senza rinunciare di chiedere a qualcuno di spiegarmi qual è la differenza tra le persone che fuggono la guerra in Siria, Iraq o in Afghanistan o le persone che fuggono dai massacri, genocidi e guerre di Guinea, Repubblica Centrafricana, Sudan Nigeria e anche le tante guerre che esistono in quello che era una volta un paese -Libia- e ciò che è oggi un gruppo di territori. In questo commento mi riferirò esclusivamente ai rifugiati che fuggono le guerre in Medio Oriente e / o dall’ Afghanistan.L'Europa ha ancora un problema serio con i rifugiati e ancora non sa come affrontarlo. Questa settimana ha prodotto non solo il vergognoso spettacolo ungherese, in cui la maggioranza degli elettori ha respinto l'accoglienza dei rifugiati nel quadro del piano europeo di assegnazione delle quote e solo un cavillo toglie la validità legislativa, ma anche la decisione danese per controllare il flusso di rifugiatiplanckito.blogspot.com.es/2016/11/l-rifugiati-in-europa-la-parodia.html

  16. Antonio

    Dovremmo porci una domanda?Quanti clandestini abbiamo oggi in Italia? Probabilmente un esercito proveniente dall'Africa visto che negli ultimi tre anni,sono stati 500.000 gli arrivi ma,quanti sono arrivati pure dai paesi balcanici e dall'Europa orientale? Nessuno lo dice in quanto la confusione regna nella istituzioni.Ricordiamo: Quando la gente (gli italiani) cominciano ad essere intolleranti vuol dire,che abbiamo superato il limite di sopportabilita'.D'altra parte l"Italia nel 2014 con il governo Letta, ha lanciato un ponte con l'Africa i cui insani e micidiali risultati si vedono ora.Ancora cosi' fra qualche anno le ns. Città diventeranno ancora più invivibili e la chiusura verso gli stranieri,sarà ancora maggiore.Tutto ha un limite.Oggi in Europa siamo il paese che in percentuale d'immigrati, è secondo solo alla Germania.La Francia è dopo di noi.Il buonismo dei politici italiani incapaci,ha provocato anche questo.

    • Fabio Colombo

      Buongiorno Antonio, ovviamente non c'è un censimento dei migranti irregolari, le stime più attendibili dicono che siano intorno al 5% degli immigrati presenti, stiamo quindi parlando di circa 250-500 mila unità. Le persone arrivate via mare negli ultimi anni non sono irregolari, la maggior parte di loro ha fatto regolare domanda di asilo e soggiorna regolarmente in Italia in attesa della risposta. Inoltre non è affatto vero che siamo il paese con la maggior percentuale di immigrati dopo la Germania, in questa "classifica" siamo dietro ad Austria, Irlanda, Belgio, Spagna, Germania, Inghilterra, non considerando paesi più piccoli come Lussemburgo e Cipro.

  17. katia

    buon giorno,io sono un immigrante,pero io stavano lavorando,adesso sto facendo un corso di formazione.mi dispiace tanto società itall.(fra ventina di anni negri superano società ital.).ho dimenticato di dire sono laureata nel paese sua.

    • Fabio Colombo

      Buongiorno Katia, grazie del commento. E' impossibile che fra vent'anni gli immigrati superino gli italiani, se con "negri" intendeva immigrati.

  18. Bolo

    Allora, in primo luogo ciò cui stiamo assistendo o subendo, visto che gli Italiani non hanno più volontà di reagire risolvendo le cose, è sempre lo stesso atteggiamento da quando comparve nel porto pugliese il mercantile Vlora stracarico di Albanesi, coi Carabinieri sulla banchina che non sapevano cosa fare... come tutte le autorità competenti d'altronde. Trent'anni dopo la situazione è palesemente peggiorata, per una pletora di motivi e ambiti, anche perchè è diventato un fenomeno esponenziale, proprio a causa della mancanza di soluzioni definitive e razionali. Dal lato puramente quanlitativo con queste continue "migrazioni", che poi ora sono semplici cooptazioni dietro traghettamento da parte di Italiani stessi, i soggetti portati in Italia già dalle coste di partenza non potrebbero essere indivudati come tutti profughi o fuggitivi, e gli scafisti e i terroristi che vi si imboscano in mezzo lo dimostrano. Che l'Italia importi gente povera e neanche acculturata specie dall'Africa è l'esatto opposto della sua storia, in particolare di quella anteguerra e sociale, dove ci si sforzava di migliorare la società italiana creando la classe media ecc. ecc. Dal lato puramente quantitativo anche un cieco capirebbe che continuando così si otterrò l'effetto clessidra: Italia piena di non Italiani e addio a tutto come l'abbiamo sempre visto fin dalla nascita. Quantitativamente poi non è razionale, per non dire giuridicamente equo, che uno straniero ottenga il medesimo status e diritti ovunque sul territorio e in Europa, equiparandolo a chi ci sta da una vita e per queste stesse condizioni ha pagato tasse e sacrificato tempo: se facessimo noi lo stesso nei loro Paesi di origine non otterremmo neanche salva la vita. A tal proposito ci sono decine di migliaia di casi di rapimenti, uccisioni e stragi di Italiani ovunque ormai senza distinzione. Sempre qualitativamente parlando arrivano più maschi che donne, di cui queste moltissime curiosamente gravide all'ottavo o nono mese, e quindi in Italia uno straniero senza arte nè parte potrebbe benissimo ingravidare una donna italiana per raggiungere ogni status sociale e diritti così acquisiti (fra cui ereditare beni e proprietà). Sempre quantitativamente la sopravvivenza, al contrario dei loro Paesi, in Italia è fisicamente garantita anzitutto dalla rete idrica urbana e poi dalle mense di ogni tipo, in primo luogo quelle religiose, ma gli stranieri non mostrano che fuggono da lì per fame o che scappano da carestie e saccheggi bellici poiché si parla solo di "guerre" (che poi sono armate e scatenate da servizi segreti europei, arabo-americani e russo-cinesi). Storicamente parlando le migrazioni di popolazioni umane e gruppi animali sono sempre avvenute e sempre ce ne saranno, ma il fenomeno sociale tutto irrazionale dell'Italia odierna che se ne fa carico senza che nessuno sappia esattamente, scientificamente il motivo scatenente, e senza vederne la fine sinceramente non è accettabile sotto tutti i punti di vista (eccetto quello fraudolento). Non ci si stupisce quindi che in Italia accadano cose inaudite e all'opposto della realtà, dove i crocefissi si tolgono dalle pareti per far piacere ai mussulmani, dove non si può dire negro perchè ritenuta parola "offensiva" scopiazzando il dispregiativo "nigger" (negraccio) americano, dove s'è visto il comandante Schettino del transatlantico Consordia, colpevole sì, ma ipocritamente redarguito dal vocione del Comandante della Capitaneria di Porto, che invece era il vero e principale responsabile della strage e delle manovre vicino alle coste italiane così tollerate fino al botto finale... che i media e la giustizia italiana corrotti hanno fatto passare per l'eroe risolutivo della vicenda! Ragion per cui è abbastanza inutile parlarne, fino a che non parleranno i fatti concreti...

  19. Nicolo Biundo

    Il bello di questa tragedia e che i nostri politici pagano questa gente, mentre gli Italiani che emigrano per lavoro devono pagare la spazzatura e l'imu in case e appartamenti chiusi, ma secondo voi L'ITALIA e un paese normale ho e un barcone alla deriva....

    • Fabio Colombo

      Salve Nicolo, se con "questa gente" intende le persone che migrano, nessun politico li paga. Lo Stato italiano, non i politici, garantisce servizi ai migranti che entrano nel nostro paese e chiedono asilo politico, non pagando nessuno ma garantendo (anche male, peraltro) un diritto riconosciuto. Per me la questione non è togliere questi servizi, ma migliorare tutti i servizi, quelli ai migranti e quelli agli italiani e agli immigrati residenti stabilmente in Italia (che, tra l'altro, pagano tasse e contributi). Non le sembra un obiettivo condivisibile?

  20. Nicolo Biundo

    Salve Fabio il tuo discorso non fa una grinza ai perfettamente ragione forse io mi sono espresso male,io non mi lamento che si vengono dati dei servizi ai migranti io lamentavo perché fare pagare dei servizi agli Italiani che emigrano servizi che non usufruiranno mai,che si dovrebbe migliorare in tutto condivido con te.grazie...

  21. ERNESTO

    LA SUDDITANZA PSICOLOGICA IN MOLTISSIMI CASI E' DELETERIA . SIGNOR NICOLO BIUNDO NON DEVE DIRE A CHI RAGIONE NON HA : IL SUO DISCORSO NON FA UNA GRINZA- LEI HA PERFETTAMENTE RAGIONE- MI SONO ESPRESSO MALE- CONDIVIDO IN TUTTO CON TE- GRAZIE ... MI SEMBRE CHE IL SIG. FABIO COLOMBO NON ABBIA RISPOSTO ADEGUATAMENTE AL SIG ERMETE AL 31 OTTOBRE SCORSO. L'ITALIA SE CONTINUA COSI' CON QUESTA INVASIONE "PILOTATA PURTROPPO DA CHI CI LUCRA SOPRA" DIVENTERA' UN BARCONE ALLA DERIVA!!!! SOLO GLI INGENUI BUONISTI SARANNO SERENI; IL DOMANI E' MOLTO BUIO. D'ALTRONDE LE RISPOSTE CHE RIESCE SEMPRE A DARE IL SIG.COLOMBO NON SONO PER NULLA CONVINCENTI E QUINDI FUORVIANTI.

  22. Antonio Segnana

    Io vivo all'estero da 15 anni, e l'anno scorso al mio rientro - temporaneo - in Italia ho incontrato 12 persone, fra cui amici e sconosciuti, che mi hanno detto tutti la stessa cosa, e cioè che ci sono troppi immigrati in Italia. E ovviamente in Europa. Perchè nessuno ha il coraggio di dirlo chiaramente, questo, e il coraggio di dire che questi migranti portano con sè un abbassamento del livello culturale generale in Italia? E' chiaro che la maggioranza di essi proviene dagli strati sociali più bassi dei loro paesi di provenienza, e moltissimi di loro non sono rifugiati ma semplicemente si fingono tali approfittando della situazione. Perchè nessuno ha il coraggio di dirlo ? Non capisco.

    • Fabio Colombo

      Salve Antonio, di politici, giornalisti, commentatori che dicono le cose che dice lei ce ne sono molti, sono posizioni ben presenti nel dibattito pubblico, in Italia come nel resto d'Europa e del mondo.

    • Giorgina Ciocca

      Ovviamente fuorvianti....

  23. PIer Luigi

    Io dico che è l'ora di farla finita con questo buonismo di una certa parte politica che accoglie in maniera indiscriminata chiunque entri in Italia, soprattutto la stragrande maggioranza dei migranti , poiché chi viene sa benissimo che i controlli sono inefficaci e lacunosi e sostanzialmente può rimanere a tempo indeterminato, creando notevoli problemi di ordine pubblico, tanto sa benissimo che verrà mantenuto da qualche cooperativa o associazione.Io sono dell' idea che all' Europa, di cui io farei volentieri a meno, non gli interessi proprio niente dei migranti che sono e di quelli che arriveranno in Italia e, in buona sostanza, al di là di tutti gli inutili dibattiti a cui assistiamo giornalmente nelle varie Tv nazionali e locali con notizie più o meno credibili ( come i finanziamenti Europei, i trattati con i Paesi del Nord Africa, gli incontri bilaterali tra ministri, le riunioni, le varie commissioni, ecc.,ecc.) siamo noi Italiani che li manteniamo con le nostre tasse. In Italia si deve, si deve, si deve (e non è un errore di digitazione) ospitare solo i perseguitati politici e chi fugge dalla guerra. Tutti gli altri devono essere respinti e aiutati a casa loro.

  24. Kiara

    I migranti non sono tutti rifugiati. E per risolvere questo fenomeno abbiamo bisogno di una politica seria e soprattutto di politici seri, che sappiano attuare una politica insieme all'Unione Europea. Non possiamo e non riusciamo a fare tutto da soli. Non abbiamo le risorse per farlo, dobbiamo confrontarci con problemi interni come la disoccupazione, il rilancio delle imprese... che i governi si trascinano da anni. L'Europa ha fallito in questi anni, in più si aggiunge il pericolo di terroristi tra i migranti. Ma sono questi gli interlocutori che devono cambiare le cose, che ci piaccia o no. Quando ero bambina facevo la colletta con i miei compagni di classe per mandare aiuti in Africa, adottare bambini in Africa....dopo quasi 30 anni la storia non è cambiata. Questi Paesi sono sempre in povertà e nulla sembra cambiare. Bisogna agire nei Paesi di provenienza di queste persone. Contare un migliaio in più o in meno farà la differenza solo per qualche giornale...Non possiamo pensare di andare avanti così.... Bisognerebbe chiedere al signor Trump che cosa ha intenzione di fare, dato che gli americani sono in Somalia da tempo...ma naturalmente alla stampa non piace parlare di queste cose.

  25. sara

    c'è una cosa che non capisco e magari qualcuno saprà rispondermi riguardo i salvataggi in mare...le barche con migranti/rifugiati superata la parte di mare libico si trovano in acque internazionali giusto? quindi nessuno ne ha la giurisdizione (non sono sicura sia il termine più corretto ma cmq avete capito) come mai i soccorsi che a quanto capito si effettuano appena fuori il mare libico da ong europee o guardia costiera italiana o operazioni dell ue approdano tutte in italia? come funziona esattamente dal punto di vista della normativa italiana/europea/internazionale? cioè se io domani fondo la mia ong per salvare queste persone appena fuori dalla libia e le porto a marsiglia o a barcellona o alla valletta lo posso fare oppure no?

    • Fabio Colombo

      Grazie Sara, una questione molto attuale, di cui si sta discutendo proprio in questi giorni a livello europeo. Fino a questo momento si sta adottando il principio di diritto marittimo di mettere in salvo le persone nel porto sicuro più vicino, che nella maggior parte dei casi è in Italia. Spagna e Francia sono molto più lontane e Malta, che a volte è più vicina, è un'isola talmente piccola che non si può pensare possa reggere l'arrivo di così tante navi. Si sta tuttavia discutendo in sede europea se modificare queste direttive. Staremo a vedere.

      • sara

        devi ammettere però che quando lampedusa è presa d'assalto far sbarcare 200 sfollati a malta non mi sembra una grande fatica

        • Fabio Colombo

          Sì, la situazione è un po' cambiata. Qui stiamo parlando delle navi che soccorrono i migranti al largo della Libia, navi di Frontex o delle Ong, che portano i migranti sempre più porti nei porti sulla terraferma, in Sicilia e Calabria soprattutto, e meno a Lampedusa. Ricorda che per il trattato di Dublino le persone devono fare richiesta di asilo nel primo paese di arrivo, quindi far sbarcare le persone a Malta ha conseguenze anche giuridiche importanti.

          • Giorgina Ciocca

            ONG che in parte sono sotto la lente della giustizia, o sbaglio? O.Non Governative, può significare Soros, anarco-insurrezionalista. Non mi stupirebbe....

          • Fabio Colombo

            Cosa intendi dire Giorgina? Che c'è un complotto internazionale tramato da Soros e da potentissimi gruppi anarco-insurrezionalisti per far arrivare i migranti in Italia?

  26. Giovanni Iacovangelo

    Effettivamente c'è un non so chè di nuovo, la volglia di servire bene il cliente e questo non può che fare piacere. io lo direi come lo dioceva il ceccanese "fusse che fusse la volta buona?"

  27. Giorgina Ciocca

    A parte il fatto che le persone che si occupano SOLO di immigrazione, NON stanno a sentire gli altri e usano l'immigrazione come arma CONTRO i loro stessi concittadini, sperando che non usino gli immigrati come esercito contro quella che definiscono l'odiata borghesia, i commenti, compresi il mio sono superflui, fino a che si incrociano troppi, tanti interessi, altro che umanità. Nell'articolo si citano le nostre ricche città. Ma questo signore si è fatto un giro per le periferie "bianche"? Ha per casa analizzato in modo approfondito ed onesto, come fa, per esempio, la Germania a "farcela"? Con i soldi del sud Europa. Come osa questo signore definire ricche città come Atene, dove si muore di fame e i bambini (bianchi) si prostituiscono ????? O Atene non è in Europa? Fino a che a casa mia ci sarà un solo disoccupato, io SONO obbligata a trovare lavoro a questo disoccupato, dopo, MOLTO dopo, si penserà agli imprenditori africani......(cito da Boldrini). Mettiamoci anche la legge Bersani, la detassazione di frutterie BENGALESI, che non chiudono mai e non pagano mai le tasse, perché, soprattutto in Emilia Romagna, si spacciavano per centri culturali....Fino a che la esterofilia avrà il sopravvento il nostro Paese diventerà povero, e il "Terzo Mondo" diventerà ricco con le rimesse degli immigrati-rifugiati. Si vedono le faccine furbe di coloro che arrivano, pronti a fare man bassa del nostro ricco welfare. Poi accusavano i fascisti di essere collaborazionisti. Ma il collaborazionismo NON ha colore. E' tradimento di popolo, chiunque esso sia.

    • Fabio Colombo

      Salve Giorgina, fa una serie di affermazioni che mi interesserebbe verificare. La Germania che ce la fa con i soldi del sud Europa: può chiarire meglio? Dove ha trovato questa informazione? La detassazione delle frutterie bengalesi: anche qui, dove ha trovato questa informazione? Ma poi, perché solo le frutterie bengalesi?

  28. Giulio

    In realtà il numero degli immigrati arrivati in Italia è molto superiore perché il 90% nn arriva coi barconi ma coi permessi di lavoro, studio e soggiorno e poi resta qui. È un errore conteggiare solo gli sbarchi dei cosiddetti profughi.

    • Fabio Colombo

      Grazie del commento Giulio. Non si tratta di un errore, questo articolo presenta un approfondimento sui migranti in arrivo via mare in Italia, molti altri nostri articoli presentano i dati sugli immigrati residenti, sugli ingressi annuali di stranieri (https://www.lenius.it/politiche-migratorie-in-italia/, nel 2016 ad esempio circa la metà dei migranti entrò "coi barconi", non il 10% come da tuo commento), addirittura c'è un articolo che presenta i dati su tutti gli stranieri presenti in Italia (https://www.lenius.it/stranieri-in-italia/).

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