Funghi chiodini e sformato di trota3 min read

29 Settembre 2014 Cucina -

Funghi chiodini e sformato di trota3 min read

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[divider scroll_text=”Dieta mediterranea: funghi chiodini”]
Questo appuntamento del nostro reportage sui funghi è dedicato ai chiodini (Armillaria mellea).

funghi chiodini e sformato di trota
@ iv78x

Detto anche ”famigliola buona”, questo simpatico fungo si trova proprio in settembre/ottobre a ridosso dei ceppi di conifere e latifoglie (in questo ultimo caso è più pregiato secondo alcuni), di cui, ahimè, spesso diventa parassita.

I chiodini fanno la gioia del cercatore, perché non sono mai da soli: trovato uno, ne troverete anche molti altri, da cui il nome “famigliole”.

Tuttavia vi suggeriamo alcune avvertenze prima di partire a caccia o all’acquisto di famigliole:

  • tempo fa venivano chiamati ”gli asparagi dei funghi”, perché il cappello è gustoso al contrario del gambo che, tranne che negli esemplari piccoli, è meglio gettare;
  • a differenza di altri funghi, i chiodini non vanno assolutamente consumati crudi! Sono tossici! Si consiglia infatti di bollirli sempre, prima di cucinarli, per un quarto d’ora. Neppure la surgelazione va fatta da crudi.
  • sono facili da confondere con specie simili, andanti dall’innocuo al velenoso e viventi in colonie, qui più che in altri casi si raccomanda l’analisi dell’esperto.

Scarsissimi di calorie (15 kcal/100 g), composti per più del 90% di acqua, questi funghi – che richiamano nel loro nome sia un gioiello (”armilla”, cioè ”bracciale”, per via dell’anello che circonda il gambo), sia il miele (”mellea”, per il loro sapore) – sono tra i più diffusi in natura ed economici. Limitandomi ai prezzi del Nordest, quest’anno felice li vede da 5 a 10 €/kg.

Se avete la passione per i sottoli, i chiodini mignon sono veramente the best. Sennò, paste e risotti con aromi di bosco, la polenta, e piatti di carne corposi si esaltano alla loro presenza. Ma io vi proporrò un piatto di pesce, d’ispirazione bellunese..

Funghi chiodini e sformato di trota

Dosi per 4 persone

  • 3 Trote piccole, o 1 grande, anche salmonate
  • Latte fresco quanto basta
  • Farina di mais o di riso
  • 3 hg di funghi chiodini
  • 2 albumi d’uovo fresco categoria A
  • 1 scalogno
  • Erba cipollina, timo, rosmarino
  • Olio e.v.o. quanto basta
  • Sale integrale
  • Pepe nero
  • Burro per ungere
  • Aglio (a piacere)
  • 4 stampini di carta stagnola o in porcellana da forno (tipo quelli da crème caramel)

 

funghi chiodini e sformato di trota
@ jules

1. Fate sfilettare davanti ai vostri occhi le trote, in modo che il prodotto sia veramente fresco. Poi, passate al mixer i filetti con gli albumi e un composto di 150 g di latte caldo e farina. Aggiungete sale e pepe e fatelo riposare in frigo qualche ora.

2. Rosolate in un filo d’olio e uno spicchio d’aglio lo scalogno tritato, cui unirete (dopo la bollitura!) i chiodini assieme alle tre erbe aromatiche tritate, e a 100 g del mix latte/farina e teneteli su un fuoco vivace finchè non si sia addensato il fondo di cottura.

3. Imburrate gli stampini e riempiteli col composto di trota, mettendo al centro i funghi (non tutti, perché una parte farà da salsa di accompagnamento). Ponete gli stampini in un recipiente con un paio di dita d’acqua calda, copritelo con un foglio d’alluminio imburrato e mettetelo nel forno già caldo a 160° cuocete a bagnomaria per mezz’ora.

4. Una volta pronti, li capovolgerete caldi sul piatto di ogni commensale, accompagnati dai funghi rimasti e, magari, da un ciuffo di timo o di altra erbetta; il piatto è ottimo accompagnato con dei pomodorini confit.

Vino consigliato: bianco secco e profumato, abbastanza giovane, non oltre i 13 gradi alcolemici

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Aspirante antropologo, vive da sempre in habitat lagunar-fluviale veneto, per la precisione svolazza tra Laguna di Venezia, Sile e Piave. Decisamente glocal, ama lo stivale tutto (calzini fetidi inclusi), e prova a starci dietro, spesso in bici. Così dopo frivole escursioni nella giurisprudenza e nel non profit, ha deciso che è giunta seriamente l'ora di mettere la testa a posto e scrivere su tutto quello che gli piace.
3 Commenti
  1. Giuseppina

    Le tue ricette sono sempre particolari. Anche quest'ultima la trovo invitante e molto chiara per l'esecuzione del piatto. Non ti nascondo che preferisco i funghi porcini di cui ci hai già parlato e che mi riprometto di utilizzare quanto prima.

  2. pier

    eh sì il porcino è the best! ma anche il chiodino è interessante anche perché è più comune ed economico

  3. Francesca Ghedini

    Finalmente un po' di ribalta per gli ottimi e umili chiodini! e ottimo pure lo sformato...prossimamente su queste tavole!

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