Felicità e benessere economico: cosa ci insegna la crisi?3 min read

16 Settembre 2014 Economia Società -

Felicità e benessere economico: cosa ci insegna la crisi?3 min read

Reading Time: 3 minutes

felicità e benessere economicoLa crisi economica e sociale degli ultimi anni ha messo in forte discussione il legame tra felicità e benessere economico, su cui si è basata la narrazione capitalistica dai suoi albori ad oggi. Ci ritroviamo così in una società che ha messo da parte valori come come la solidarietà, l’eguaglianza e la fratellanza. Il capitalismo industriale ha infatti favorito la diffusione di una mentalità individualista, quando non egoista.

Felicità e benessere economico: la grande promessa

La grande promessa, come la chiama Erich Fromm, risiede nell’idea che il nostro benessere dipenda dal soddisfacimento di tutti i nostri desideri. L’idea che felicità e benessere economico siano legati al punto che la prima dipenda solo dal secondo ha inevitabilmente portato ad una progressiva disgregazione dei rapporti umani.

Nell’era della globalizzazione l’uomo è diventato un animale tendenzialmente solitario, i cui rapporti umani ricordano molto quelli tra consumatori e beni di consumo. Si prediligono i legami usa e getta, che hanno un guadagno immediato. L’amore diventa un investimento affettivo che, se “sbagliato”, viene rapidamente sostituito da un altro. In una società dove tutto è profitto anche le persone diventano merci. Senza che ce ne rendessimo conto abbiamo piegato l’essere umano all’economia nella convinzione che il benessere economico potesse dare la felicità.

La cultura del consumo, trasformando l’essere umano in merce, si nutre proprio dell’insicurezza e dell’infelicità delle persone. Per vendere abbiamo bisogno di individui perennemente insoddisfatti, insicuri, manipolabili, dipendenti dall’emozione dell’acquisto. Questo processo ci ha anche fatto perdere la capacità di distinguere i desideri autentici da quelli indotti, creati principalmente tramite la pubblicità.

Il progresso economico e tecnologico ha cambiato anche l’assetto strutturale delle nostre città, un tempo più favorevoli allo svilupparsi di legami di comunità. Le metropoli odierne sono, per citare Zygmunt Bauman, spesso “luoghi in cui una massa di estranei si incontrano, interagiscono e restano per lungo tempo in stretto contatto senza cessare di essere estranei”. L’appartenenza comunitaria è andata in molti casi perduta, e la cooperazione ha ceduto il passo alla competizione tipica della mentalità individualista.

Felicità e benessere economico: lezioni dalla crisi

Siamo davvero sicuri che felicità e benessere economico siano così strettamente collegati? Esiste una relazione tra il lieto vivere e la ricchezza economica? Viste le premesse, le domande sono quasi retoriche.

Certamente un certo grado di benessere economico può contribuire a rendere le persone più soddisfatte, tuttavia ciò che rende felice un individuo è la pienezza con cui vive le relazioni. Nonostante il crescente individualismo, l’uomo rimane un animale sociale che sviluppa se stesso in relazione agli altri.

Felicità e benessere economico potrebbero per questo coincidere se l’obiettivo diventasse la ricerca del benessere collettivo anteposto a quello individuale. In questo caso un’economia funzionale al benessere sociale potrebbe avere legami significativi anche con la felicità delle persone.

La crisi ci ha fatto capire che il modello economico basato sul consumo a tutti i costi ha conseguenze distruttive anche sul piano sociale. Tuttavia si tende a rispondere ripercorrendo la stessa strada: le ricette proposte sono l’aumento dei consumi, la crescita economica, di nuovo il tentativo di legare felicità e benessere economico.

Se c’è una lezione che possiamo imparare dalla crisi è proprio che dentro questo modello non siamo felici. Lo shock della crisi ci può insegnare che occorre invece portare nuovamente l’essere umano al centro del dibattito pubblico. Che occorre puntare sulle relazioni e sulla ricostruzione di quell’animale sociale che è l’uomo.

“La felicità è il fine e lo scopo dell’esistenza umana” affermava Aristotele. Ognuno di noi naturalmente vorrebbe esser felice, ma se cerchiamo nel posto sbagliato non potremo che andare incontro a delusioni.

Felicità e benessere economico: approfondimenti

Bauman, Zygmunt (2009), Capitalismo parassitario, Bari: Laterza.
Bauman, Zygmunt (2010), Consumo dunque sono Bari: Laterza.
Bauman, Zygmunt (2011), Amore liquido, Bari: Laterza.
Fromm, Erich (1996), Essere o avere, Roma: Mondadori.
Legrenzi, Paolo (1998), La felicità, bologna:il Mulino.

Immagine | Michele M.F.

CONDIVIDI

Sono nato e vivo a Firenze dal 1984. Ho una laurea in scienze motorie e un master in programmazione neurolinguistica. Scrivo e collaboro con la casa editrice digitale Go ware edizioni. Sono educatore sportivo professionista e ho tre grandi passioni: la scrittura, la politica e il teatro. Non sopporto la Fiorentina ma amo Firenze alla follia.
2 Commenti
  1. Pier

    La crisi è soprattutto crisi di un modello sociale e culturale, che le varie traversie del '900 non hanno scalfito. Si continua a ripetere lo stesso sbaglio perché imparare dal passato e dal presente (=altre culture, altri modo di vivere) fa ancora più paura, evoca il fantasma della rinuncia invece che lo spirito della modifica, della riforma, della riflessione. L'uomo occidentale, abituato dalla fine dell'800 al ''progresso lineare crescente'', considera ogni deviazione, fermata, scarto, come una sconfitta anzitutto del suo ego. Se ne uscirà quando la nostra disposizione psicologica sarà pronta ad accogliere l'altro, gli altri, il tempo lento, il respiro della Terra. Sull'argomento, molto recente è ''The Impulse Society''di P. Roberts http://www.bloomsbury.com/us/the-impulse-society-9781608198146/

    • Manuele Testai

      Giuste considerazioni Pierre. Condivido

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla niusletter e resta aggiornato

Lascia la tua email qui sotto e rimani aggiornato con le ultime novità dal Blog di Le Nius
Puoi annullare l’iscrizione in qualsiasi momento facendo clic sul collegamento nel footer delle nostre e-mail. Per informazioni sulle nostre pratiche sulla privacy, trovi il link qui sotto.

Su cosa Vuoi Rimanere Aggiornat*?

Scegli lo scopo per cui vuoi ricevere le nostre Niusletter. Scegli almeno un’opzione per permetterci di comunicare con te

TORNA
SU