Chi è Anna Fenninger: la nuova regina dello sci5 min read

13 Febbraio 2015 Uncategorized -

Chi è Anna Fenninger: la nuova regina dello sci5 min read

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Chi è Anna Fenninger
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Maria Riesch, Lindsey Vonn, Tina Maze. Tendenzialmente, quando sei nata nello stesso periodo storico di questi tre fenomeni al femminile e il tuo sport è lo sci alpino, oltre ad avere una buona dose di sfortuna hai molto, molto meno spazio per vincere.
E per valutare la storia di Anna Fenninger va sempre considerato in che periodo storico dello sci femminile si è affacciata, quello che passando dagli anni d’oro di Janica Kostelic e Anja Paerson ha visto il dominio di tre sciatrici in grado di vincere praticamente in ognuna della 5 specialità, riducendo gli spazi riservati alle altre. Tutte le altre, ma non Anna Fenninger, che è riuscita a imporsi tra le più grandi, superandole.

Chi è Anna Fenninger: dagli esordi alla consacrazione

Che il futuro della Fenninger sarebbe stato di alto livello lo si capisce già nel 2006, quando Anna non ha ancora compiuto 17 anni e vince già la Coppa Europa, una sorta di serie B dello sci alpino, utile a preparare i giovani al futuro o a far svernare chi non è abbastanza competitivo per la Coppa del Mondo. Anna Fenninger vince 4 gare e va 9 volte sul podio: è sua anche la “coppetta” di gigante, il superg del mondiale juniores, mentre nella discesa iridata di categoria si ferma all’argento.

Quella grande nazione abituata a sfornare fenomeni  in serie nello sci alpino pare ne abbia trovato uno nuovo. Tanto che la Fenninger bissa il successo in Coppa Europa l’anno successivo, trovando anche i primi punti in Coppa del Mondo, con un 16° posto in gigante, il suo gigante. E gli anni compiuti sono solo 17.

Non è sempre vero, però, che chi domina in Coppa Europa poi fa il grande salto, basti pensare che negli anni della doppietta della Fenninger tra gli uomini trionfavano il nostro Micheal Gufler e l’austriaco Peter Struger. Podi che seguiranno in Coppa del Mondo: nessuno.
Ma su Anna Fenninger si può stare tranquilli, basta vederla ai mondiali juniores del 2008: due ori (gigante e discesa libera) un argento in supercombinata. E’ il segno che non troveremo più Anna a competere con le pari età: toccherà far strada contro le migliori al mondo, al piano di sopra.

E’ qui che la strada si fa più dura, è qui che Anna incontra le prime difficoltà. Gli anni a ridosso del 2010 sono di un livello competitivo elevatissimo: c’è ancora Anja Paerson, cresce esponenzialmente la Vonn, di pari passo con la Riesch, Tina Maze è già una grandissima gigantista e l’Austria si gode il nuovo talento delle discipline tecniche: Kathrin Zettel. Pur trovando il primo podio prestissimo, nel superg di Cortina del 2009, e pur sfiorando il bronzo mondiale in Val d’Isere nello stesso anno, la crescita della Fenninger pare arrestarsi: nessun podio nel 2010, solo 2 nel 2011. Ventiseiesima e dodicesima in classifica generale.

Chi è Anna Fenninger
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Ma, proprio nel 2011 – siamo ai mondiali di Garmisch – avviene quella cosa che ti fa capire che Anna Fenninger non sarà una Kathrin Wilhelm qualunque. La giovane austriaca vince l’oro mondiale in combinata, superando per appena 9 centesimi Tina Maze. Fenninger, Maze e pochi centesimi: è una storia che ritroveremo anche più avanti.

Con un titolo mondiale in bacheca, anche se la combinata è da sempre la gara più aperta alle sorprese, Anna Fenninger riprende a crescere. E lo fa in modo esponenziale. Quinta in coppa del mondo assoluta nel 2012 – dietro a Vonn, Maze, Riesch (strano, tre a caso) e Mancuso -, terza nel 2013 in cui salta la Vonn e domina la Maze, stagione nella quale Anna trova, finalmente, la prima vittoria della carriera in Coppa del Mondo, nel gigante natalizio di casa, a Semmering.

Ci scappa anche un bronzo in gigante ai mondiali di Schladming, antipasto del 2014, l’anno in cui la Fenninger diventa davvero la Fenninger. Dopo Sochi 2014 niente sarà più come prima: oro olimpico in superg, argento in gigante. Stavolta la precede Tina Maze, per la miseria di 7 centesimi. Chiude la stagione con un crescendo pauroso: vince gli ultimi 3 giganti, aggiunge altri due secondi posti e si porta a casa la Coppa del Mondo assoluta, che torna in mani austriache (al femminile), 7 anni dopo il trionfo di Nicole Hosp. Un’eternità per i dominatori dello sci alpino.

Anna Fenninger è finalmente diventata Anna Fenninger. Il resto è storia recentissima: l’oro in supergigante ai mondiali in corso a Vail, con 3 centesimi di vantaggio sulla Maze; l’argento iridato in discesa libera, appena 2 centesimi dietro la Maze. (Fenninger, Maze e i centesimi, quella storia lì). Soprattutto, Anna domina incontrastata lo slalom gigante iridato, chiuso con un secondo e mezzo di vantaggio sulla seconda, nonostante un errore evidente nella seconda manche. Un fenomeno.

Ecco chi è Anna Fenninger: è una che vinto 3 superg in carriera, dei quali uno ai mondiali e uno alle olimpiadi; è una che ha trionfato in Coppa del Mondo nell’unica vera occasione avuta, ma di sicuro ne avrà altre; è una che è arrivata prima una sola volta in combinata, quando valeva l’oro mondiale. E’ colei (insieme a Mikaela Shiffrin) che segna il cambio generazionale dello sci alpino, che d’ora in poi sarà sempre più in mano a chi è nata a ridosso e dopo il 1990. E poi è una sciatrice completa, completissima: per dirla come wikipedia “benché gareggi in tutte le discipline (cosa non verissima, di solito non fa lo slalom, ndr), le specialità in cui eccelle sono discesa libera, slalom gigante, supergigante e supercombinata”. Come dire che un calciatore può giocare in tutti i ruoli, ma è bravo soprattutto in difesa, a centrocampo e in attacco.

Per parlare di Anna Fenninger, infine, non si può non accennare al fatto che sia bella da paura. Ma forse adesso questo passa in secondo piano.
Forse.

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Statistico atipico, ha curato la sezione Sport e amministrato i profili social di Le Nius. Formatore nei corsi di scrittura per il web e comunicazione social, ha fondato e conduce il podcast sul calcio Vox2Box e fa SEO a Storeis. Una volta ha intervistato Ruud Gullit, ma forse lui non si ricorda.
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