Sociologo, cresciuto nella campagna veneta, dopo vari pellegrinaggi europei sembrerebbe ormai fiorentino d'adozione. Turbato dalla relazione diretta tra irretimento dello specialismo accademico ed esondazioni dell'opinionismo qualunque. Indignato dalla banalità culturale dello snobismo e dallo snobismo culturale della banalità. Attualmente conduce vita ascetico-monastica che compensa con forme di nomadismo abitativo, forme di trascendenza ereticale e intrusioni nelle sperimentazioni artistiche più eterodosse.
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