Auguri Cristina: la D’Avena compie 50 anni2 min read

Prima di scrivere questo pezzo, ho digitato il nome di Cristina D’Avena su Google. Poi ho passato un po’ di tempo nella sezione immagini a chiedermi come faccia a non essere cambiata di una virgola. Oggi, a 50 anni, Cristina D’Avena è la stessa bella ragazza (anche un po’ porca in alcune delle sue ultime foto) di cui compravo i dischi vent’anni fa.

Secondo me il segreto della sua eterna giovinezza non è un patto col diavolo e non sospetto che abbia in casa un quadro che invecchia al posto suo. No: davanti all’assenza di rughe e all’eterno sorriso fanciullesco sul volto, ho iniziato a pensare che abbia fatto un accordo con la lobby dei cartoni animati, capeggiata sicuramente da Grande Puffo, che ogni tanto le propone qualche ritocchino invisibile, in modo da conservarla immutata per sempre.

Forte di questa mia idea, capisco perché la casa editrice Laurana abbia deciso di riunire alcune penne spiritose, competenti e affezionate alla cantante, per offrirle un tributo. Nasce così Cristina D’Avena. 50 anni di sogni, un’antologia a cura di Gabriele Dadati in cui si cerca di festeggiare la voce che ha allietato i pomeriggi di tutti i bambini nati e cresciuti negli ultimi 30 anni. Dall’esordio allo Zecchino d’Oro ha inciso 715 canzoni e pubblicato 307 dischi. Eppure, guardandola, non si direbbe.https://www.youtube.com/watch?v=uAwUcPwwazQ

Credo che il mio dubbio sia venuto anche ad alcune delle firme che hanno reso il loro omaggio alla D’Avena in questo libro. Penso a Paola Jacobbi, firma simbolo di Vanity Fair Italia, che l’ha immaginata in rehab per alcolismo (come si può sopravvivere altrimenti a tanta dolcezza e allegria?). O a Sarah Spinazzola, autrice del bellissimo Il mio regalo sei tu, che ha rivolto un commosso pensiero a Denver, il dinosauro superstar a cui un po’ tutti ancora vogliamo bene. Paola Cerri, addirittura, racconta di un ragazzino che avrebbe voluto sposare Cristina D’Avena. Oggi, però. A cinquant’anni. Perché, appunto, non sembra che li abbia.

Così, in questa festa di racconti dedicati alla regina delle sigle dei cartoni animati, mi è venuto in mente che se ogni tanto canticchio ancora la sigla di Mila e Shiro non è perché periodicamente impazzisco. È tutta colpa di quel viso che non invecchia e di quella voce che, certe volte, mi si sparacchia nella testa e cancella il tempo che si è messo in mezzo tra l’oggi e i pomeriggi in cui sognavo anche io di librarmi a 10 metri da terra gridando “Attack!”. Auguri, Cristina D’Avena!
[quote align=”center” color=”#999999″]La citazione: “Alla festa dei suoi cinquant’anni infatti useremo solo musicassette e si sa, a volte saltano, i nastri incisi vengono risucchiati e poi sparacchiati malamente tutt’attorno”.
Consigliato a: chi in casa ha anche il Dizionario dei cartoni animati di Daniel V. Simons e lo consulta periodicamente.
Il libro: Cristina D’Avena. 50 anni di sogni, a cura di Gabriele Dadati, pp. 126, 12,90 euro, Laurana 2014.[/quote]